1. Tra Vecchio e Nuovo - Zia e Nipote - Capitolo IV


    Data: 04/08/2021, Categorie: Incesti Autore: Raccontatore, Fonte: EroticiRacconti

    ... situazione, ma era veramente incredibile da vivere. “Ma chi ti ha detto queste cose?” Chiese il ragazzo cercando di confermare i suoi dubbi. “Rita mi ha parlato di te. Era così contenta quando hai deciso di venire qui. Lo sapevo che sareste finiti insieme alla fine, tua zia ottiene sempre ciò che vuole.” Giovanni continuava a sbuffare fumo, mentre Matteo aveva smesso di inalarne. “Io ero ciò che voleva.” Constatò sconvolto Matteo a voce alta, con tono poco deciso. “Eh? Era una domanda o un’affermazione? Comunque sì. Aveva immaginato che le cose sarebbero andate a finire così. E’ un evergreen, dopotutto no? La zia e il nipote.” “Evergreen?” “Un classico intramontabile, lo dicono così gli inglesi. Io comunque ho tentato il tutto per tutto con quelle rose, non sapevo se effettivamente con te la cosa fosse andata in porto o meno, ma oggi mi è parso chiaro, quindi… Meglio andare avanti. Oh, ecco l’autobus.” Giovanni buttò a terra la sigaretta e la spense di fretta. Poi si girò di nuovo verso Matteo che era ancora alquanto scosso e incredulo. “Io prendo questo. Magari è brutto da dire ma tanto siamo tra uomini… Scopatela anche da parte mia, va bene?” Giovanni porse la mano al quasi coetaneo e sorrise ironicamente. Anche Matteo si disfò della sua sigaretta. “Ma vaffanculo pervertito.” Gli girò le spalle e si allontanò. “Cosa? Sarei io il pervertito?” Disse Giovanni alzando la voce per farla arrivare alle orecchie di Matteo il quale aveva già coperto almeno cinque o sei metri di ...
    ... distanza e se ne andava via con passo rapido. Matteo era alquanto disorientato. Tutta quella storia lo stava facendo impazzire di emozioni diverse. Cercò di respirare e calmarsi, ma dentro di sé la sua anima era divisa in due parti ben distinte, due controtendenze asimmetriche e inconciliabili che lo dilaniavano, lo facevano sentire eccitato e inorridito allo stesso tempo. Proprio come quando si masturbava: il fugace piacere sessuale lasciava sempre spazio a quel riverbero della coscienza che manifestava un insito squallore per l’atto appena consumato generando in lui una tensione difficile da gestire. Rita era ancora sul divano, ma quegli istanti le erano serviti molto per riprendersi. La crisi di pianto era ripiegata su se stessa e ora in cuor suo c’era solo pentimento per l’atto compiuto. I conti con il proprio essere l’aveva già fatti da tempo e non era l’incesto a spaventarla. Oltretutto riteneva che quello fosse un incesto blando, accettabile e non scandalizzante ma evidentemente non era della stessa opinione Matteo e questo lei non l’aveva saputo calcolare. Evidentemente nonostante la distanza, la mentalità arcaica della famiglia e del luogo di nascita aveva ancora troppa presa su suo nipote. Tutti questi pensieri la condussero all’unica conclusione possibile: non poteva nascere un nuovo mondo laddove il vecchio non era ancora stato sepolto. D’altronde anche per lei c’erano voluti anni per far fuori i vecchi preconcetti, i vecchi limiti, per superarli, reinterpretarli e ...