Foto compromettenti
Data: 04/08/2021,
Categorie:
Etero
Autore: mimma_goose, Fonte: RaccontiMilu
... clito tra le dita� e subito dopo inizia a leccarmi� sento la sua lingua entrare nella mia fica bagnatissima� mentre le sue mani cercano i miei seni� Mentre lecca mi strizza i capezzoli, vorrei urlare dal piacere, non posso� ma non riesco a trattenere i gemiti�Ad un tratto si alza, mi prende in braccio e mi penetra, mi scopa lì in quel piccolissimo camerino� sento il suo fiato affannato sul collo� e il suo grosso cazzo che si muove dentro di me. Poi mi gira, prende le mie chiappe tra le mani, le apre e mi scopa a pecorina, aggrappandosi ai miei seni� Veniamo così� Tutti e due soffocando i gemiti di piacere�Ci rivestiamo velocemente�Andiamo alla cassa.�Questa camicia le sta stupendamente� dico cercando di calmarmi. Intanto sento il suo sperma colarmi un poco sul perizoma.�Sì, mi piace. Mi sta bene anche il colore. La prendo. Ecco, questo è il mio biglietto da visita. La prego, mi chiami quando arriveranno nuovi articoli.�Non so� il suo numero ce l'ho di già. Guardo con attenzione il biglietto, lo giro� e sul retro trovo scritto il suo indirizzo ed un orario. La via è poco distante da dove abito.�Certamente, signore. Non mancherò.�Sono in subbuglio. Il pomeriggio trascorre senza che me ne accorga. Ho la testa tra le nuvole. Vorrei davvero scopare ancora con lui� Ma che faccio col mio ragazzo? D'accordo lui è sempre via� e l'altro è qui�Quando il negozio chiude, vado a casa di corsa, mi faccio una doccia veloce, avviso i miei che forse stanotte non torno ...
... (tanto sono abituati a non vedermi dormire a casa), mi vesto con cura e all'ora stabilita mi trovo davanti al portone di casa sua. è un elegante edificio di una decina di grandi appartamenti. C'è anche il portiere. Mi faccio coraggio ed entro. Subito il portiere mi ferma e mi chiede da chi devo andare, altrimenti non mi farà entrare. Gli dico il mio nome e che sono attesa da Marco Rossi.�Sì mi aveva avvisato. Prego entri� e mi apre il portone. �Ultimo piano. Intanto lo avviso che è arrivata.�Prendo l'ascensore e vado al quarto piano. Quando esco dall'ascensore mi accorgo che c'è un'unica porta, già socchiusa. Suono lo stesso il campanello ed entro, chiudendo la porta dietro di me.L'ingresso è grande, arredato con cura. Articoli di design, quadri alle pareti illuminati da faretti. Dubito che siano delle riproduzioni. Appendo il soprabito all'appendiabiti e mi avvio verso il salone.�Marco� sono Giada. Dove sei?��Aspetta un attimo lì per favore� sto finendo di preparare una cosa� Poi arrivo. Due minuti. Intanto tu guardati in giro, fa come se fossi a casa tua.�Lo prendo in parola. Guardo con cura ogni singolo quadro e ogni vetrinetta. Non vedo foto di donne giovani, ma solo una coppia anziana, sicuramente i genitori. Mi soffermo a guardare la collezione di CD e DVD. C'è di tutto. Musica classica, jazz, blues. Film classici ma anche le ultime uscite.�Eccomi.�Sento la sua voce dietro di me. Non lo avevo neanche sentito arrivare.�Ciao, Marco. Hai ...