1. Argo, il mastino del guardicaccia (parte prima: il primo incontro)


    Data: 05/08/2021, Categorie: Zoofilia Autore: beast, Fonte: EroticiRacconti

    ... miele o di burro. Poi una volta che ebbe rimosso ogni traccia di umori vaginali dalle mie dita, tornò alla carica infilando nuovamente il naso tra le mie cosce. Ricominciò a dare quei colpi col grosso naso umido e caldo, ero sempre più eccitata... Lo spinsi via con un piede in modo da potermi sfilare i pantaloni, lui immediatamente rirese la sua posizione con il testone tra le mie gambe, allora con due dita spostai di lato l'orlo delle mutandine in modo che la sua bocca potesse avere accesso alla mia figa. Non aspettava altro, cominciò a leccarmela come se fosse la fregna di una cagna in calore. Madonna mia, non ero mai stata leccata in quel modo. Cominciai a mugolare e per non urlare troppo forte, mi misi una mano in bocca. Madonna santissima era troppo bello, in pochi minuti mi portò all'orgasmo. Sentendomi venire il mastino invece di fermarsi si infoiò ancora di più e riprese a leccarmi con ancora più foga... Rischiavo di avere un orgasmo dietro l'altro, Mi girai in modo da appoggiarmi col petto sul sedile della poltrona, le ginocchia sul tappeto e il sederino rivolto verso di lui. Abbassai le mutandine ormai fradice e le sfilai completamente dalle gambe. Lui aveva ripreso a leccarmela con gusto, solo che ora con un solo colpo di lingua riusciva a stimolarmi anche l'ano! Con le mani mi allargai i glutei in modo che le leccate potessero andare più a fondo. Mi diede ancora tre leccate fantastiche e poi decise che me l'aveva lubrificata a sufficienza e che era giunto il ...
    ... momento di passare al clou della questione. Con un mezzo balzo mi montò in groppa, stringendomi ai fianchi con le possenti zampe anteriori. Mi teneva immobilizzata con una forza incredibile, un po' dovuta al peso enorme, almeno tre volte il mio, un po' dovuta alla muscolatura da vero lottatore. Era bellissimo sentirsi completamente alla sua mercede. Mentre sbavava sulla mia schiena, cominciò a dare dei colpi di reni cercando di penetrarmi. Schizzi di un liquido caldo mi colpivano le natiche, l'ano, la figa, colandomi lungo le cosce in rivoli trasparenti, lubrificando tutto per bene, anche se in realtà ero già molto bagnata di mio. Sentivo la punta del suo cazzo che mi dava dei colpi alla cieca, a volte mi faceva addirittura male, quando l'osso penico che si trova all'interno del cazzo dei cani mi colpiva in malo modo la vagina. Era così eccitato che non riusciva ad imbroccare la giusta via, ogni tanto disperato mollava la presa e saltava giù, riprendendo a leccare alternativamente sia la mia figa che il suo cazzo, ormai rosso e pulsante. All'ennesimo tentativo di montarmi mi decisi ad aiutarlo, feci in modo che una delle mia braccia non venisse imprigionarta dalla morsa dele sue zampe e con una mano presi la punta del pene e tra una spinta e l'altra cercai di indirizzarla verso la fessura tra le mie piccole labbra. Niente da fare era troppo agitato. Come se non bastasse mi sembrò di sentire il rumore di una macchina che si avvicinava al capanno. Terrorizzata mi girai di scatto, lo ...