Il venditore ambulante 3 -di vino- xi
Data: 05/08/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Soundserio, Fonte: Annunci69
Il giorno dopo tornai a concentrarmi sulla situazione di Giovanni scrivendo un messaggio –“Ciao, hai qualche novità?”-. Troppi interrogativi annebbiavano la mia testa cosi decisi di uscire a fare una passeggiata che però non fu di grande aiuto, continuai a pensare e ripensare ancora a chi potesse aver assistito alla scena nel ripostiglio, ero più che certo che si trattasse del biondino, possedeva le chiavi dell’appartamento, mi guardava con insistenza e si palpò vistosamente con sfida. Era sicuramente lui. Un dubbio però presenziava, “e se fosse il fratello?”. Non potevo fare niente, dovevo solo aspettare la notizia da Giovanni. Quelle però non furono le uniche riflessioni nella testa, pensai molto anche all’incontro in negozio con Marco e al dispiacere nella sua mancata risposta al messaggio. Intorno alle quindici finalmente Giovanni si fece sentire –“Nessuna novità, pare che mio fratello non fosse in città quella mattina. Se dice la verità potrebbe essere solo uno dei tre. Ora vado a dormire, gradirei evitare messaggi, ti rammento la mia situazione: sono sposato.”- Chiaramente non risposi come richiesto e mi rasserenai consapevole di non aver intaccato la vita familiare dell’uomo. Presumibilmente era come pensavo, si trattava senza ombra di dubbio del biondino curioso che, proprio in quel momento, gironzolava per la veranda a petto nudo. Non era affatto male, fisico magro e scolpito, carnagione scura e sguardo da duro. I nostri occhi si incrociarono spesso durante il ...
... pomeriggio e la cosa mi intrigava parecchio, dovevo escogitare un metodo per entrare in contatto con lui, quello visivo non bastava più.
Presi un foglio bianco e, utilizzando il vecchio metodo del venditore ambulante, con alla mano un uniposca scrissi il numero di cellulare. Lasciai il balcone aperto con in vista il numero sulla scrivania e spogliandomi sotto i suoi occhi, oramai abituati alla scena, presi dall’armadio gli indumenti che dovevo indossare e scappai in bagno a prepararmi, da li a qualche minuto avrei ricevuto una visita.
-“Chi è?”- risposi al citofono
-“Sono io”-
-“Sali”-
Lasciai il portone d’ingresso aperto attendendo in cucina l’arrivo di Edoardo –“Ei ciao piccolo, come stai?”- disse venendomi incontro e baciando le guance –“Benissimo, tu?”- , -“Tutto bene. Finalmente finito a lavoro”- . -“Poggio qua questa?”- domandò posando la ventiquattrore nell’angolo della cucina –“Si si, lascia pure li, dopo la sistemiamo”. Quella sera sarebbe rimasto a dormire da me, c’eravamo organizzati per bene, sua moglie e sua figlia sapevano che avrebbe trascorso la notte in un’altra città per lavoro, ma ovviamente non era vero. –“Che posso offrirti?”- domandai facendolo accomodare sul divano –“Qualcosa di fresco dai”- , -“Alcolico? Analcolico?”- , -“Che hai di alcolico?”- , -“Quello che ti piace tanto”- tirai fuori una bottiglia di vino bianco e gliela mostrai –“Dai davvero?”- , -“Si, l’ho presa apposta per te”-. Acchiappai due calici e gli riempii andando a sedermi ...