La Storia di Monica - Cap. 1.6 - Ugo
Data: 05/08/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Serena, Fonte: RaccontiMilu
Arrivò l'estate e con lei la voglia di mare, ma soprattutto quel caldo che rendeva quasi impossibile lavorare in ufficio, il mio desiderio di fare nuove esperienze era sempre più incontenibile, ancor di più dopo la notte di fuoco passata con Federico e Giacomo.Mi ritrovai a passare alcuni giorni nella casa al mare della famiglia di Manlio, felice se non altro di dover restare in città. Lui mi fece sistemare in una piccola stanza presentandomi coma una sua giovane assistente, pregandomi di non far alcun riferimento alla nostra relazione, il che non mi fu difficile visto che i suoi cugini fossero tutti persone detestabili, buoni solo a pavoneggiare la propria ricchezza che ostentavano in tutti i modi e maniere, con le quali non era piacevole fare alcuna discussione. L'unica eccezione era Ugo, un ragazzo dal fisico minuto a cui nessuno dava importanza, se non Manlio che ne vantava l'intelligenza e la voglia di studiare.A differenza della maggior parte dei suoi coetanei, Ugo leggeva quasi tutto il giorno, e l'unico aspetto che lo rendeva 'normale', era il fissare qualunque corpo femminile era poco vestito, compreso il mio quando ero in costume.La seconda sera a cena Manlio bevve un po' troppo, col risultato di addormentarsi molto presto e lasciandomi sola con i suoi parenti. Fingendomi stanca me n�andai anch'io a dormire, ma una volta in camera non riuscii a prendere sonno, così decisi d'andare a stuzzicare Ugo, coprendo il mio baby-doll con una vestaglietta corta e leggera.In ...
... realtà non sapevo neanche io cosa fare, nel senso che non ero certamente una tardona in cerca di sesso con uno che aveva da poco compiuto diciotto anni, ma d'altra parte sentivo il bisogno d'avere un rapporto 'tradizionale' con chiunque era in grado di darmelo.Lo trovai nel dormiveglia nella sua stanza, e quasi non s'accorse della mia presenza, almeno sino a quando dopo aver fatto cadere la vestaglietta per terra, non m'andai a sedere sulle sue cosce.�Monica cosa stai facendo ?� mi chiese ancora assonnato.�Secondo te che intenzioni ho ?� gli risposi appoggiando la mano sul sopra i suoi genitali, ancora coperti dai boxer.�Monica ti prego... io sono vergine.��Vergine non significa finocchio, però se vuoi me ne vado.� gli dissi avvicinando le mie labbra alle sue.�No no.�Quello che iniziò come un casto bacio sulle labbra, divenne pian piano un atto di pura passione, con la sua lingua alla continua ricerca della mia.�Leccami le tette.� gli dissi scoprendo il seno e mettendolo davanti alla sua faccia.L'inesperienza di Ugo era più che evidente, nonostante ciò fu piacevole vederlo mentre mi baciava i capezzoli, non sapendo cos'altro fare. Da parte mia non smisi mai di palpargli il pene attraverso i boxer, facendolo eccitare tanto da impedirgli quasi di ragionare.�Adesso ti faccio venire così dopo scopiamo un po'� gli dissi togliendomi il pezzo di sopra del baby-doll e accucciandomi fra le sue gambe.Gli sfilai i boxer così che il suo pene non avrebbe avuto più ostacoli a raggiungere la ...