Le avventure del giovane mc - il terzo anno - un nuovo inizio? - cap 1
Data: 10/08/2021,
Categorie:
Etero
Autore: ilromantico73, Fonte: Annunci69
So di essere stato a lungo latitante e me ne scuso. Il terzo anno è solo agli inizi ma non potevo mandarvi in vacanza senza farvi sapere che ci sto lavorando per cui vi do un piccolo anticipo. Ah a maggio ci sarà una piacevole novità. STAY TUNED.
“Il rapido per Bologna è in partenza sul binario 5”. Ero in ritardo per cui mi misi a correre portandomi sulle spalle il mio fido zaino formato cabina-armadio che ormai mi accompagnava da diversi anni. Le porte si chiusero dietro di me e il treno partì. Per un pelo. Cercai un posto libero, uno vicino a delle suore, uno con una mamma con due figli e uno di fronte a una graziosa ragazza castana con i capelli mossi. Mi lasciai guidare dal basso ventre e mi sedetti di fronte a quest’ultima. Misi il bagaglio sulla rastrelliera in alto.
“Mi aiuteresti a metter su anche la mia?” la ragazza indicò il suo valigione.
“Certo, ci mancherebbe” feci per sollevarlo ma rischiai un’ernia. Probabilmente si stava trasferendo e aveva preso con sé tutta la casa. Cercai di dissimulare la sofferenza e la fatica e issai quel quintale abbondante sopra le teste di tutti.
“Ti ringrazio, da sola non ce l’avrei mai fatta”.
“Immagino.
Probabilmente il forno dovevi lasciarlo a casa” risposi ironico sedendomi di fronte a lei. Si mise a ridere.
“Hai ragione, forse ho esagerato, ma sai mi sono appena iscritta all’università a Bologna e non sapevo bene cosa portarmi”.
“Quindi hai deciso che portandoti tutta la casa non avresti sbagliato?” ...
... rise ancora.
“Sì. Più o meno. Comunque grazie ancora”.
“Aspetta che ti mandi il conto dell’osteopata prima di ringraziarmi” non dovevo esagerare con questo argomento o a breve sarei diventato noioso “anche io faccio l’università a Bologna. Vedrai ti piacerà è una città magnifica”.
“Ne sono sicura. Ah, mi chiamo Lucilla” si presentò dandomi la mano. Il nome mi ricordava qualcosa ma non riuscivo a mettere a fuoco la cosa, le diedi la mano e mi presentai a mia volta.
“Oh?!” disse facendo un’espressione strana “allora sei davvero te!”
“Ehm ci conosciamo?” anche se il nome mi diceva qualcosa il volto mi era totalmente sconosciuto. Certo questo non voleva dire nulla in realtà, se si escludevano i miei genitori, mia sorella e altri tre o quattro amici carissimi non ricordavo mai nomi e facce, figuriamoci abbinarle.
“Sono la sorella di Claudio” la guardai inebetito, chi era Claudio? “Claudio Rossetti, ricordi? Eravate in classe insieme”.
Claudio Rossetti, un ragazzo ripetente che aveva fatto con noi giusto la quarta superiore prima di cambiare scuola. Era bene o male il nostro mito perché avendo un paio di anni più di noi era l’unico maggiorenne della classe e questo lo aveva, di fatto, nominato autista e procacciatore di film porno per tutti i ragazzi della classe. Aveva una sorella, ma era un’acciughina brutta, secca e senza forme, non certo quella graziosa ragazza seduta di fronte a me. Aveva cinque anni meno di lui e frequentava anche lei il liceo, in seconda. ...