1. Pompino a tradimento


    Data: 10/08/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: alwaysgayer, Fonte: Annunci69

    ... bene allora
    
    Io: Mi ha dato qualche indicazione...
    
    M: ???
    
    Io: Devi essere pulito anche il sedere perché fa un giochino...
    
    M: Altro?
    
    Io: Appena lei finisce se ne andrà e non la vedrai mai in faccia...
    
    M: Ma come farò?
    
    Io: Io so questo per ora...a casa se c'è altro te lo dirò
    
    M: Ok, a domani [allenamento n.d.r]
    
    Io: Ciao e sii puntale
    
    M: Certo
    
    Sono stati i 10 giorni più lunghi della mia vita e ho dovuto prendere degli accorgimenti per non essere scoperto. Mi sono fatto la barba in modo che non si sentissero i peli, ho messo una crema idratante per averla più liscia e ho ricontrollato più volte il mio work plan.
    
    Appena è arrivato l'ho fatto scendere in taverna: "Lei è in cucina, adesso ti preparo come ha detto e poi ti raggiunge", non risponde nulla e lo accompagno al piano di sotto. Inizio: "Spogliati", ribatte: "Cazzo vuoi tu?". "L'ha detto lei...ricordi che non dovete vedervi?", "Ah sì, che sbatti però", "Resta in mutande", "Ok".
    
    Una volta svestito gli applico le compresse oculari e poi lego la benda spiegandogli che è così che non la vedrà, sbuffa ma non protesta. Poi la mossa speciale: non potendo essere toccato avevo bisogno che le sue mani ed i suoi piedi stessero fermi quindi lo scotch. Così ho avvolto i suoi polsi e le caviglie con il nastro adesivo. Infine gli ho fatto le prove per la vista e per io movimento degli arti, avevo fatto proprio un bel lavoro. "Io salgo...due cosine: dille quello che vuoi e non provare a togliere quella ...
    ... roba sennò se ne andrà immediatamente", ancora una volta non risponde.
    
    Io salgo le scale con una corsetta leggera facendo però in modo che si sentissero i passi sui gradini di legno.
    
    Prendo l'intimo rosa da cui avevo appena tolto il cartellino e scendo le scale lentamente. Giro l'angolo e lo vedo annoiato e ansioso allo stesso tempo, mi sente. "Sei tu?" chiede. Mi avvicino e gli lecco la guancia, "lo prendo per un sì" replica impacciato. Gli sfioro il busto con il palmo delle mie mani per farlo eccitare, gli vado dietro, bacio le spalle e scendo con le mani fino alle chiappe. Le stringo forte e lo sculaccio, lui urla. Torno davanti e vedo il cazzo che è quasi completamente eretto ma contenuto ancora nei boxer verdi e blu della Tezenis. Gli dò un bacio a stampo e scendo con la lingua lungo tutto il collo, arrivo al petto dove stanno crescendo i primi peli da vero uomo e continuo a far vagare la mia bocca fino al capezzolo sinistro dove mi soffermo a lungo, lo lecco e lo titillo; faccio lo stesso con quello destro e nel frattempo lui geme e dice "Brava, brava, così". Non mi infastidisce il fatto che mi dia appellativi femminili: è da troppo che aspetto questo momento. Il suo pene ora è incontenibile per le mutande, ma io lascio la "questione" in sospeso per aumentare la sua voglia. Vado alle ascelle, amo il suo odore e adoro il suo sapore di maschio che sono profusi dai suoi peli. Scendo ulteriormente continuando a leccare l'addome, mi fermo sull'ombelico ci gioco un po' ...