Ultimo dell’anno con un vecchio porco, amico di pesca di mio marito
Data: 11/08/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: LaCavalla, Fonte: Annunci69
... avevo una gran voglia di fare sesso di sentirlo dentro di me, mi sono alzata, ero faccia a faccia con lui che mi guardava fisso negli occhi, ho avvertito le sue mani che mi prendevano con decisione per i fianchi e che mi sollevavano fino a mettermi seduta sul tavolo alle mie spalle. Poi le sue manone sono scese sulle mie cosce e con decisione le hanno divaricate, ero in estasi, completamente in potere a quel maschio che compiaciuto di aver capito subito le mie debolezze ora approfittava di me con maestria. Arrivato alla mia fica ora la toccava con decisione facendomi mugolare e torcere dal piacere su quel tavolo duro, ha preso il perizoma e lo tirava forte facendolo penetrare e scivolare tra le labbra della fica, quello sfregamento di quel pezzettino di stoffa mi stava facendo impazzire, lo volevo dentro, volevo sentire il suo cazzo violentarmi, possedermi, farmi sua ero un fiume in piena. Accortosi del mio stato di eccitazione dopo essersi piazzato bene tra le mie cosce, mi ha penetrata con un colpo secco, ho emesso un urlo di piacere e liberatorio mentre ora mi penetrava come un ossesso dandomi della puttana, dicendomi che ero la sua puttana. Le sue mani non stavano mai ferme, sempre intente a darmi piacere, avevano liberto il mio seno che ora era palpato vigorosamente, era completamente nelle sue mani che se ne erano impadronite e mi strizzava forte i capezzoli, procurandomi dei sussulti al basso ventre che intanto veniva martellato dal suo dardo infuocato, diceva: ...
... queste zizze molli mi hanno fatto sempre arrapare come un ciuccio e intanto continuava a scoparmi e a strizzarle con decisione, mentre i miei orgasmi si susseguivano a ripetizione.
Il tempo in cui sono stata presa in quel modo cosi deciso e selvaggio sembrava interminabile, ero sfinita dagli orgasmi che stavo provando quando ho sentito i suoi colpi diventare più lenti e profondi, ho sentito i suoi rantoli e alla fine ho sentito i suoi schizzi di sperma dentro di me nel momento in cui anche io stavo avendo l’ennesimo orgasmo.
Ora abbandonatosi su di me esausto dallo sforzo e dal piacere provato, accarezzava delicatamente la mia tetta e mi ha detto: cazzo che chiavata che sei, mi hai fatto stare il cazzo su come un ragazzino di vent’anni dopo la prima e mi hai fatto svuotare le palle come non mai.
Si sentivano solo i nostri respiri affannosi in quel posto angusto e squallido mentre lui era ancora tra le mie cosce e ora avvertivo il suo pene perdere vigore e pian piano scivolare fuori dalla mia vagina, sentivo il suo sperma dentro di me che rimestato ai mei liquidi ora iniziava a scivolare fuori.
Raffaele ora si era alzato e dopo essersi dato una ripulita si tirava su le braghe e mi osservava mentre io ancora impotente non riuscivo ad alzarmi, ero rimasta in quella posizione, a gambe larghe, e mi accarezzavo le cosce e spalmavo l’abbondante secrezione che usciva dalla mia fica e immaginando di avere mio marito Carlo li a leccarmi tutta donandomi un ulteriore piacere, il ...