1. Il congresso di rimini terza parte


    Data: 12/08/2021, Categorie: Etero Autore: werthex, Fonte: Annunci69

    Durante quella mezz’oretta di sonno Mario sognò ancora Paola.
    
    Erano in un bar o forse in un ristorante, non ricordava bene, seduti l’uno di fronte all’altra.
    
    Lui con una mano sotto il tavolo l’accarezzava tra le cosce, mentre Paola, eccitata come una sedicenne in calore, scolava il suo succo odoroso di sesso giù ai lati delle cosce.
    
    Sì, adesso ricordava meglio: doveva essere un bar in Piazza delle Erbe a Padova.
    
    Si erano dati un appuntamento lì per fare una cosa che a Mario piaceva tanto: un incontro clandestino per farsi dare dalle sue mani le mutandine bagnate.
    
    Effettivamente l’episodio di Monica che al congresso di Rimini, ormai tanti anni fa, gli aveva messo le sue mutandine in tasca l’aveva colpito a tal punto da fargli desiderare di annusare le mutandine delle donne che gli piacevano. E Paola non riusciva a togliersela dalla testa. Era una donna fantastica, con una carica erotica sorprendente.
    
    Finalmente aveva accettato di incontrarlo ed ora era lì, di fronte a lui, a gambe aperte sotto il tavolo, a far finta di chiacchierare del più e del meno, mentre sotto la tovaglia e sotto la sua gonna si sentiva una gran porca pronta a godere.
    
    Mario ricordava bene il sogno adesso. Avevano preso due spritz. Paola, che non beveva molto, dopo i primi sorsi si lasciò andare completamente e si fece infilare due dita nella sua passera bagnata sotto le mutandine.
    
    Il sogno era così realistico che si sentiva quasi il rumore delle dita di Mario che entravano e ...
    ... uscivano dalla fica aperta di Paola, zuppa come Piazza San Marco nei giorni di acqua alta.
    
    Effettivamente stava sognando quello che avrebbe voluto fale realmente.
    
    Ma il sogno andò oltre.
    
    Sfilò le dita e riaccostò le mutandine. Tirò fuori la mano da sotto il tavolo e mise in bocca le due dita ancora sporche del muco vischioso di Paola e le leccò davanti a lei che lo guardava.
    
    Poi si alzò, si diresse verso la toilette e sussurrò a Paola : “ Seguimi!”
    
    Letizia obbedì.
    
    Ricorda ora il bagno di quel locale: non molto grande né di gran classe, ma pulito e stranamente profumato. Forse perché saranno state si e no le 10 di mattina e ancora non c’era entrato nessuno da quando era stato pulito.
    
    Mario entrò in bagno e lasciò la porta accostata.
    
    Il suo cazzo era turgido e le palle piene di sperma gli facevano male.
    
    Pochi istanti dopo entrò Letizia.
    
    “ Abbassati le mutandine!” le disse Mario.
    
    Lei mise le mani sotto la gonna e si calò gli slip.
    
    “ Ferma, non toglierle!” le fece Mario “ lasciale sotto le ginocchia “
    
    Paola si calò le mutande e le lasciò in vista sotto le ginocchia, con le gambe leggermente aperte.
    
    Mario si inchinò e prese a leccare l’interno delle mutandine un po’ sporche di muco bianco, e con la lingua le ripulì tutte e poi si alzò e le mise la lingua in bocca.
    
    Era la prima volta che la baciava e Paola invece di sentire il sapore nuovo di un uomo sconosciuto, la prima volta che lo baciò, sentì il sapore di se stessa.
    
    Poi la sua mano ...
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