Il congresso di rimini terza parte - Racconti Erotici

Il congresso di rimini terza parte

... scese sulla zip e gli tirò fuori il cazzo che scoppiava nelle mutande.

Si inginocchiò, mentre Mario si appoggiava al lavandino e glielo prese in bocca.

Cominciò a pomparlo e succhiarlo. Poi se lo infilò tutto dentro fino alla gola sin tanto che non soffocasse. Tossiva e lo tirava fuori dalla bocca e la saliva e il muco facevano dei fili sul cazzo lucido e eretto di Mario. Paola riprendeva fiato e poi si infilava di nuovo, avida di cazzo, il membro in bocca, giù fino alla gola.

“ Sto venendooooo!” diceva Mario con un filo di voce.

Sfilò il cazzo dalla sua bocca, pieno di saliva vischiosa e filante e mentre la mano di Paola gli stringeva le palle sotto l’elastico delle mutande, lui prese a menarselo per sborrare su di lei.

“ Dammela qui la sborra!” gli fece Paola indicando le sue mutande calate.

Mario allora schizzò il suo sperma sulle mutandine di Paola e le imbrattò indecentemente di crema bianca calda e odorosa di uomo.

Lei si tirò su le mutande tutte scolate di sborra appiccicosa e se le sistemò bene attaccate alla fica.

Poi uscirono dal bagno, prima lui e poi lei e tornarono al tavolo a finire l’aperitivo.

Mario ricorda che si svegliò sudato mentre nel sogno Letizia prendeva un’oliva, se la infilava nelle mutandine sporche di lui e poi gliela metteva in bocca.

Cazzo era tardissimo!

Si vestì in fretta.

Stefano lo aspettava per cena!

CONTINUA.