1. Mari, mario, ed il primo incontro con la nostra m


    Data: 12/08/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: mariemario, Fonte: Annunci69

    ... il bacino per sentirlo bene dentro di sé, e cominciò a muoversi. Mari godeva un po' della lingua di Mario, e molto della vista che le si prospettava di fronte, una donna che cavalcava il suo uomo sorridendole e stringendole i capezzoli con dolce decisione. E lei ricambiava, cercando di accarezzare le sue labbra con la mano sinistra, e la sua bocca con la destra. Non smisero mai di guardarsi mentre condividevano questi attimi bollenti, il sudore grondava dai loro corpi e i loro umori impregnavano le lenzuola e la stanza del loro profumo.
    
    Ad un certo punto M decise che voleva cambiare, e si alzò per mettersi a quattro zampe sul letto, ormai completamente disfatto. Mari fu dentro di sé leggermente contrariata, perché quella era la sua posizione preferita, la LORO posizione, e questo Mario lo sapeva. E fu forse anche per questo che lui non si fece pregare, perché sapeva che lei non avrebbe potuto dire nulla, e avrebbe dovuto guardare mentre lui prendeva un'altra come lei amava essere presa.
    
    Il bastardo non smetteva di guardarla, mentre lei, leggermente irritata, prendeva posto accanto alla sua concorrente e la guardava aprire le gambe davanti a lui. Il suo volto ora era rosso di rabbia, mentre lui, guardandola sfacciato, indirizzava il suo pene verso quel piercing luccicante e prendeva posto poco più su tenendola per i fianchi.
    
    Entrò dapprima lentamente, per farle assaporare ogni centimetro, e quando arrivò in fondo spinse ancora un poco, facendole sentire la punta ...
    ... premere nelle sue viscere, quindi uscì e guardò di nuovo Mari, aspettando il suo consenso.
    
    Lei si guardò le dita, che avevano inquadrato e centrato il proprio clitoride e lo stavano titillando piene di voglia, e quello fu il segnale.
    
    Mario la penetrò di nuovo, stavolta tutto d'un colpo, facendole sbarrare gli occhi e contrarre la schiena, e rimase fermo un altro secondo. Appena lei si rilassò arrivarono i colpi, affondati con decisione ma attenzione. Le passava una mano su tutta la lunghezza della schiena, per poi fermarsi in basso, e spingerla sempre più verso i suoi colpi, fino a sentire la sua punta che toccava il fondo di quel paradiso, sicuro dai suoi gemiti che anche lei riusciva a sentirlo. Era stremato, ma non poteva fermarsi, il caldo faceva gocciolare il sudore sulla sua fronte e dentro i suoi occhi, ma non voleva staccare le mani da quei fianchi che tirava a sé mentre il suo bacino sbatteva contro quelle natiche sode, forte, sempre più forte.
    
    Lo sguardo di Mari ormai non era più arrabbiato, in sé la gelosia aveva ceduto il posto a una enorme eccitazione, e con il volto incollato sotto quello di M le sue mani erano impegnate a masturbarsi violentemente, quasi con rabbia, dando al suo compagno una splendida visione che era pericolosamente eccitante.
    
    Non voleva venire così, infatti, e prima di cedere, decise di fermarsi. Erano tutti e tre accaldati, stanchi, e sudati, così decisero di spostarsi in bagno, dove la finestra aperta, e soprattutto la doccia, ...