1. Ogni volta come se fosse l'ultima


    Data: 12/08/2021, Categorie: Etero Autore: BIMBA79, Fonte: RaccontiMilu

    "Vieni qui, fammi vedere quanto sei troia" lancio il telefono sul letto,"Bastardo"l'unica parola che esce dalle mie labbra, mentre lo stomaco mi si contorce su se stesso, all'ennesimo tuo messaggio.Mi sento ostaggio dei tuoi istinti, solchi la mia pelle con la tua perversione..."Maledetto bastardo"Le tue parole, prendono vita sullo sfondo, di un tramonto immortalato da te, solo qualche settimana prima...mi perdo qualche istante in quel ricordo, l'ultima volta, quando ancora eravamo un dannato "noi"...Quando cercando di inquadrare il più possibile di quel sole morente scattasti quella foto, per poi inviarmela quella notte stessa.Scaccio il pensiero, ma esso torna, prepotente nella mia mente, mi obbliga a riviverlo, ed &egrave come la sensazione di impotenza che ti lascia un incubo al risveglio, vivo e nitido, così la mia mente mi riporta a quel tardo pomeriggio, in quell' angusto abitacolo, dopo l'ennesima sfuriata.La tua gelosia che si scontra con la più infida realtà, le tue parole scavano ferite aperte, le mie cercano invano di curarle.. da sempre.E mi rivedo sul sedile della tua macchina, bagnato di sudore e di noi, il respiro ancora affannato, gli occhi lucidi e le guance irritate dalla barba che contorna le tue labbra.Labbra capaci di incendiare la mia anima, come di distruggerla, nel tempo di un respiro.Fu un attimo...Mi fermasti un secondo prima, impedendomi di aprire la portiera...furiosa con te, con me stessa,la tua mano si schiantò sulla mia spalla, a quel ...
    ... contatto il mio corpo si irrigidì, girai il viso, fino a vedere il tuo sguardo sfuggire al mio e posarsi sulle tue gambe, il tuo respiro irregolare,"lasciami andare-sussurrai- non possiamo andare avanti così""Tu non vai da nessuna parte"ringhiasti tutto d'un fiato.Alzando lo sguardo e fermandolo nel mio, non potei far altro che perdermi ad ammirare il contorno perfetto delle tue labbra, assaporandone la morbidezza con il pensiero, deglutendo a fatica, un ansimo spezzato... "Ho bisogno" tremo "Dimmi di cosa?!" "Di sentirti mio"Un lungo respiro accompagnò le parole che tacesti.Arresa, mi fiondai sulla maniglia,"Tu sei mia", la tua voce tuon� come un amara confessioneMi bloccai, indecisa sulla mossa successiva, la tua mano scivol� lenta dalla spalla al centro della mia schiena, vidi il mio viso riflettersi nel finestrino, giusto qualche secondo prima di chiudere gli occhi e prendere un po' di aria.La sentii dare sollievo, alla mia gola irritata dalle grida e urla che fin� di scagliarti addosso solo qualche minuto prima.Quel tenero contatto scivolò fino sul mio ventre, mentre stringendomi, ti avvicinasti fino a posare le tue labbra sulla mia spalla, sentii il tuo respiro caldo attraverso il tessuto fino alla mia pelle, cingesti il mio ventre con entrambe le mani, io le fermai con le mie.Un morbido, caldo, abbraccio, un attimo di dolcezza...che si interruppe al suono sbiascicato delle tue parole,"ti voglio veder godere sopra di me"dicesti queste parole affondando i denti, regalandomi un ...
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