1. Milano segreta


    Data: 12/08/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: carl_snake, Fonte: Annunci69

    ... dea. Non posso più dimenticare il cuore che mi scoppiava nel petto e la bocca asciugarsi mentre le mie labbra sfioravano il suo collo. Le sue spalle. Il suo seno che stava tutto nella mano. Il suo capezzolo piccolo ma così turgido da schiudermi le labbra.
    
    Non un pelo su quel corpo. Accompagnò la mia mano sul suo monte di Venere e poi giù tra le gambe dove mi aspettava un lago cristallino. Il suo clitoride aspettava le mie dita e i suoi sospiri alimentavano i miei. Non ho mai sentito gemere una donna con tanta serietà mentre la mia lingua allargava le labbra della sua vagina e danzava sul suo grilletto.
    
    Fu lei a prendere l'iniziativa e sedersi su di me, facendo entrare tutto il mio membro nel suo sesso. Non ho mai capito come facesse a farmi godere tanto, avrei voluto durasse per sempre, avrei voluto vivere dentro di lei. Il suo piacere era il mio, ero in un vortice di assoluta passione.
    
    Era venuta! Forse la prima volta che pensavo al piacere di una donna e non del mio.
    
    “Continua ti prego” mi sussurrò all’orecchio.
    
    Non avevo alcuna protezione così quando uscii dalle sue gambe perché vicino all’orgasmo me lo prese tra le mani, a quel tocco leggero e deciso eruttai tutto me. Tutto il mio piacere, il mio desiderio, la mia violenza, la mia dolcezza e tutto il mio sperma caldo e profumato.
    
    Mi sorrise, “Ancora”.
    
    Facemmo sesso e l’amore tutta notte fino a quando stremati ci addormentammo uno addosso all’altra.
    
    La mattina durante la doccia insieme mi confessò ...
    ... di essere ninfomane. Non ho mai capito se fosse l'esito di un una visita psicologica o la sola constatazione di non poter stare 12h senza fare sesso.
    
    Ormai sapevo che non ero e non sarei mai stato il solo uomo nella sua vita, me lo aveva fatto capire solo come le donne sanno fare.
    
    La cosa rimbombò nella mia testa neanche avessi ricevuto un pugno aumentando però l’eccitazione di quel momento.
    
    Lei mi lasciò fare del suo corpo quello che volevo mentre si rilassava sotto l’incessante getto caldo.
    
    Guardavo i rivoli d’acqua che solcavano la sua pelle. Ero geloso di loro che erano capaci di lasciare un segno su quella pelle sacra.
    
    Avrei dovuto conviverci con la gelosia. Penso sarei impazzito nel tempo, ma ogni mattina mi bastava passarlo abbracciato a lei mentre andavo al lavoro.
    
    Mi bastava poter passere con lei 2 o 3 notti alla settimana. Il teatro non era più il suo letto ne il mio, ma auto, prati, panchine..Il mondo intero era il nostro palco, Milano il nostro pubblico la notte il nostro mantello.
    
    Con lei ho scoperto la paura e l’adrenalina di essere guardato da sconosciuti negli atti più intimi, il piacere che brucia nelle vene e nelle tempie dove il sesso diventa sempre più violento, più duro come dovessimo consumarci a vicenda.
    
    La mattina che non la vidi in metro andai in paranoia. Non la vidi nemmeno il giorno dopo ne quello dopo ancora. Ne fui distrutto, la mia anima ne porta ancora la ferita.
    
    Sono due anni che non vedo ne sento Micky. Non so dove ...