1. Ti vuole ancora


    Data: 13/08/2021, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Il sole di quel cocente e torrido lungo pomeriggio, filtrando attraverso le persiane socchiuse tracciava silenzioso e preciso sul soffitto i suoi raggi di luce, dal giardino viceversa proveniva acuto, inebriante e piacevolmente intenso il profumo e quell�essenza multicolore di tutti quei fiori. Lei si era svegliata accaldata più del solito, quasi sbadata e stordita, tuttavia non era stato conseguentemente il caldo a procurarle quello sfinimento né quello strapazzo debilitante, ma solamente per il fatto che lei si era alzata per andare a bere qualcosa, e passando nel corridoio lo specchio le aveva rigorosamente rimandato indietro la sua immagine rispedendogliela tale e quale immutata.Lei era a piedi scalzi con gli slip e la maglietta che lasciavano scoperto il ventre, i capelli lunghi scomposti che ogni tanto lei andava sollevando con le mani per il gran caldo scoprendo la bella linea del collo. Tornando verso la camera aveva adocchiato buttata sulla lavatrice la sua maglietta, lasciata lì da quando lui era partito puntualmente tre settimane prima. Lei non l�aveva lavata di proposito lasciandola là intenzionalmente, perché le piaceva quell�olezzo, quella sua naturale, tipica e inequivocabile essenza odorosa. Quando facevano l�amore, infatti, le piaceva la fragranza del suo maschio che le rimaneva impressa sulla pelle, giacché quell�emanazione inimitabile l�avrebbe indubitabilmente identificata e riconosciuta a occhi chiusi anche in mezzo a mille uomini. Tornata di nuovo ...
    ... nel letto, con la maglietta in mano lei ne inspirava felicemente e gradevolmente il profumo, intanto che l�appetito e quel languore cambiava colore in desiderio, giacché l�angosciava tormentandole diffusamente il corpo. Lei lo aveva sentito due giorni prima, però lui non le aveva rivelato quando sarebbe ritornato, avevano fatto l�amore per telefono e al presente quel ricordo invece di rabbonirla e di placarla continuava a infiammarla di desiderio oltremodo, una concitazione che era quasi una sofferenza, una tortura perenne, perché nel tempo in cui il respiro si faceva leggermente affannoso, quelle mani che a lui piacevano tanto s�insinuarono a rilento e senza fretta sotto le mutandine.Il movimento delle dita assecondava incoraggiando le ondate del desiderio e il suo fiore carnoso e florido era attualmente intriso, irrorato interamente di quello che lui denominava il �sapore e lo spirito� della sua adorata e benvista femmina. Inaspettatamente lei sentì il rumore delle chiavi che aprivano la porta e i suoi passi, attualmente lui era ritornato, ebbene sì, era rientrato. I suoi passi percorsero il corridoio, poi la sua figura apparì nel vano della porta della camera, così senza dire una parola lui s�accomodò sul bordo del letto, le sfilò la mano dalle mutandine e cominciò a baciarle le dita assaporandole a una a una, perché in quell�inatteso frangente non ci furono molte parole d�aggiungere:�Tu sei davvero eccezionale, sei realmente sublime. Devo onestamente dirti che mi sei ...
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