1. Ti vuole ancora


    Data: 13/08/2021, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... concretamente mancata davvero tanto, io t�ho desiderato parecchio, lo sai questo vero?�.Lui, conoscitore, esperto, maestro e specialista nell�arte dell�amore la tenne per i fianchi, la trascinò sul bordo del letto, le allargò le gambe e cominciò ad accarezzarle con la lingua la sua rosa polposa bene in carne. Lei lo dissetava ristorandolo del suo desiderio e del suo piacere, fintanto che gli accarezzava i capelli e lo guidava nel movimento. Quella lingua pareva come una spada di fuoco che arroventava il suo desiderio, facendole inarcare il corpo teso come un arco le offriva regalandole acuti spasimi di piacere e lei sapeva, sì, lei era conscia che lui godeva dimenandosi dal piacere, lei gli riempì alla fine la bocca, eppure non gli bastava. In quella circostanza lei s�adagiò sul bordo del letto, gli sfilò i jeans, glieli fece scivolare sui fianchi, afferrò il suo calice rigonfio di nettare d�impegni, di promesse e di vita, se lo fece scivolare in bocca per abbeverarsene e per dissetarsene per bene. Lui sentiva la lingua esperta e vogliosa della sua femmina ed era pertanto attaccabile e indifeso, perché in sostanza adesso era lei la padrona, la femmina ambiziosa, esigente e pretenziosa, però caritatevole, generosa e splendente, malgrado ciò anche un po� tumultuosa e persino equivoca e torbida. Lui le accarezzava i capelli e glieli scompigliava, prima con movimenti più dolci, in seguito con mosse più decise conformemente al ritmo del piacere.Lei portava in pubblico la chioma ...
    ... sempre raccolta, in quanto era un privilegio per lui vedergliela sciolta e potergliela accarezzare, giacché era come la seta fra le sue mani. Avrebbe voluto essere al posto di cento uomini per soddisfare tutti i suoi desideri e le sue fantasie, perché nessuna sinora gli aveva mai dato il piacere che lei gli offriva sapientemente, dal momento che era un�autentica e una schietta femmina, la sua adorabile e soave femmina. In quella condizione mentre gli accarezzava le cosce e la foltissima e morbida peluria del pube, lei avvertì finalmente lo sperma del suo maschio colarle in gola a modo di zampillo, infine lei insaziabile lo ingoiò tutto fino all�ultima goccia. Dopo s�alzò e gli posò il viso sul petto abbracciandolo con dolcezza e accarezzandolo: quello era il momento della tenerezza dopo l�appagamento di quel desiderio troppo a lungo rinviato e trattenuto. La prese in tal modo in braccio e la distese sul letto, poiché rimasero così a lungo, pelle contro pelle e furono baci e carezze che riaccendevano eccitando i corpi, essenza odorosa che si combinava, si fondeva unendosi alla fragranza acuta e intensa della parte migliore di quei fiori:�Lo sai che ti bramo ancora adesso, che spasimo sempre per te, lo sai questo vero?�.Lo sapeva eccome, senza dubbio alcuno, apertamente e limpidamente, perché anche lei lo pretendeva, lo reclamava e lo voleva ancora con tutta sé stessa, dal momento che non esisteva né era presente il no fra di loro, neppure il contestarsi né il respingersi, perché ...