A caccia - capitolo 2 - la caccia
Data: 15/08/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: anonimo21, Fonte: Annunci69
La settimana in cui non avevo visto l'ormone mi diede il tempo di escogitare un'adeguata strategia di attacco. Il pomeriggio studiavo nel salone che, affacciandosi nel cortile interno del palazzo, mi permetteva di tenere la situazione sotto controllo. Così facendo lo vidi diverse volte mentre attraversava il cortile per uscire o entrare a casa. Notai che a volte, in genere nel tardo pomeriggio, portava con se un borsone, di quelli da palestra, ed ero abbastanza sicuro che stesse andando proprio lì.
Di sera, dalla finestra della cucina che si affaccia sulla strada, lo vidi casualmente uscire un paio di volte con amici ma nessuna ragazza lo aspettava fuori dal cancello in quelle occasioni (ma ciò non significava nulla ovviamente).
Analizzai il suo abbigliamento e vidi che vestiva molto giovanile, forse un tantino troppo, ma che comunque riusciva a portare bene tutto ciò che indossava.
Quando uscivo, invece, speravo di incontrarlo ma stavolta non mi sarei fatto trovare impreparato: avrei cercato un contatto, di qualsiasi tipo, cercando di prendere confidenza.
Tre volte lo incontrai la mattina quando uscivo di casa e in tutti e tre i casi era vestito abbastanza casual. Ciò mi fece capire che il suo lavoro non doveva esigere un abbigliamento formale. In questi brevi incontri non successe niente di particolare tranne qualche occhiata da parte mia e qualche parola di cortesia (anche se, devo ammettere, che le mie occhiate e i miei sorrisi erano alquanto amichevoli e ...
... servivano a creare in lui un'inconscia tranquillità nei miei confronti, proprio come il macellaio che accarezza il bovino prima di infliggere il colpo fatale). Sebbene cercasse di mascherarlo sotto la solita aria fiera notai che mi osservava incuriosito durante i primi incontri, mentre in seguito sorrideva anche: chiaro segno che la mia strategia cominciava a dare i suoi frutti.
Ma io non avevo fretta, mi muovevo con calma e pazienza, come un alligatore che sta, immobile, in attesa che la preda si metta spontaneamente tra le sue fauci spalancate e solo allora, con uno scatto fulmineo, serra la vittima in una morsa fatale.
Così facendo passó un mese e adesso quando ci incontravamo al cancello avevamo un rituale tutto nostro: uno teneva il cancello aperto all'altro che, passando, strizzava la spalla dell' "usciere" di turno e chiedeva se andasse tutto bene. Era stato lui a cercare il contatto fisico per la prima volta e, in quel momento, un brivido aveva percorso tutto il mio corpo trovandomi per un attimo impreparato.
Questa volta, però, mi ero ripreso subito: sapevo che prima o poi sarebbe accaduto e mi comportai come se fosse un amico di vecchia data, dando un colpetto nella sua schiena, dove si trovano i muscoli dorsali. Il contatto con i suoi muscoli mi eccitava parecchio. Erano duri e sodi e sempre molto gonfi. Avevo anche imparato a riconoscere il suo odore: una nota acqua di colonia che mi era sempre piaciuta, con una fragranza decisa ma non troppo pesante.
Un ...