1. Martina prima sera


    Data: 17/08/2021, Categorie: Tradimenti Autore: silvio, Fonte: Annunci69

    Sono un tecnico cinquantenne impiegato in una nota ditta romagnola, con funzioni di dirigente.
    
    Sposato, con figli, alto, moro con i capelli appena brizzolati sulle tempie.
    
    Qualche giorno fa la direzione mi comunica che dovrò recarmi a Milano per un corso di aggiornamento di tre giorni; con me sono stati scelti Aldo e Martina.
    
    Aldo è un quarantenne di origini lombarde, proprio dei dintorni di Milano, mentre Martina è originaria delle Marche. Martina è trentacinquenne, statura media, capelli neri a caschetto e occhi scuri, seno importante ma non esibito (mai scollata, sempre molto “a posto”), pimpante, sorridente, insomma simpatica.
    
    Durante il viaggio in treno, la mattina presto Aldo ci comunica che ha parenti e amici in zona e quindi non si fermerà a dormire in albergo: finite le lezioni e i meeting lui se ne andrà e ci rivedremo la mattina dopo. Chiede se va bene e effettivamente non c’e nessun problema per noi due rimasti.
    
    Arriviamo in stazione, taxi, sistemazione in hotel, presentazioni, incontri, parole, slides, dispense, insomma la solita roba.
    
    Pranzo poi di nuovo il pomeriggio in sala. Arrivo a sera che non ne posso più. Siccome c’è un po’ di tempo prima di cena, decido di fare due passi nel giardino-parco dell’hotel; uscendo dalla porta vedo Martina e le chiedo se vuole sgranchirsi le gambe. Facciamo un giro, poi troviamo una panchina sotto un salice e ci sediamo. Indossa un tailleur giacca e gonna grigia e camicetta bianca.
    
    Io mi allungo, tolgo ...
    ... gli occhiali, mi allento la cravatta, si sta bene e si sente il tepore di aprile. Allargo le braccia sul bordo della panchina per rilassarmi ancora di più e in quel momento Martina, che era seduta vicino a me mi si appoggia contro. La guardo negli occhi un po’ sorpreso, poi le guardo la bocca, mi avvicino e la deposito un bacetto sulle labbra.
    
    Lei risponde e allora io continuo, le premo la bocca contro la sua e la apro. Sento che anche lei la apre e la punta delle nostre lingue si tocca. Mi stacco un attimo e poi le infilo tutta la lingua in bocca, le succhio la sua, insomma ci stiamo baciando alla grande.
    
    Infilo una mano sotto la camicetta e le tocco il seno da sopra al reggiseno, ma lei si ritrae, si ricompone e mi dice: “ Dai, basta, possono vederci. Il resto dopo, dopo cena, anzi è ora di rientrare.
    
    Il numero della tua camera lo so!”
    
    Andiamo a cena siamo in un tavolo con altri quattro colleghi, si parla del più e del meno, si fa conoscenza; ogni tanto un sorriso gentile ma nulla di più. Non posso toccarla, non posso nemmeno allungare un piede perché gli altri mi vedrebbero.
    
    Dopo cena caffè, digestivo (io niente perché voglio essere lucido); dopo poco sento lei che fa :”Io sono stanca: una doccia e a letto” e mi guarda di sfuggita. Anch’io mi sgancio e vado in camera ad aspettarla.
    
    Dopo una mezzoretta (si sa il tempo per le donne …) sento bussare leggermente, apro ed è lei, che entra, richiude la porta e le si appoggia contro.
    
    Io riprendo da dove eravamo ...
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