1. Martina prima sera


    Data: 17/08/2021, Categorie: Tradimenti Autore: silvio, Fonte: Annunci69

    ... rimasti nel parco.
    
    La bacio, le infilo la mano sotto la camicetta e le tocco il seno, grande, soffice e la sento sospirare contro le mie labbra.
    
    Le tolgo la giacca e la camicetta e le sfilo la gonna. Rimane in reggiseno e slip di pizzo nero.
    
    La adagio sul letto, mi inginocchio davanti a lei e le scosto lo slip: non è depilata, ma neanche boscosa, il pelo nero come i capelli.
    
    Inizio a leccarla, le stringo il clitoride con le labbra e le do colpetti veloci con la lingua, intanto con una mano mi infilo sotto il reggiseno e le stringo un capezzolo.
    
    Sospira e geme e mi fa: “ Mi piace come mi lecchi. Mi eccita che mi tocchi i capezzoli, vieni a leccarli e a succhiarli…”
    
    Io però continuo a lavorale la figa e lei : “Vengo, vengo..”.
    
    Mi tiro su, mi asciugo la faccia sul lenzuolo, e mi stendo vicino a lei e la bacio. Quando l’orgasmo si è calmato e il respiro è diventato quasi normale, la giro verso di me e le slaccio il reggiseno (anni di pratica aiutano!), e mi si mostrano le sue tette, belle, grosse ma sode. Mi ci tuffo a leccarle e morderle piano e lei si eccita di nuovo. E’ ora di metterglielo dentro: le scosto lo slip e appoggio la cappella sulla sua fica, lo muovo su e giù senza entrare, per bagnarmelo dei suoi umori e poi ...
    ... premo il cazzo contro il buco e la cappella entra nella sua figa calda. Mi muovo piano intanto che la bacio, le succhio il lobo dell’orecchio e le strizzo i capezzoli.
    
    Martina si eccita e mi chiede di andare più veloce e di spingere più forte; l’accontento mentre le dico :”Dai, godi, dai …”
    
    Lei viene di nuovo con forti gemiti contro il mio orecchio, abbracciandomi le spalle e tenendomi stretto sul suo petto. Che bella sensazione.
    
    Intanto anch’io comincio ad avere voglia di godere: le sistemo il cuscino sotto le reni e le alzo le gambe sopra le mie spalle e, mentre lei tiene sempre indosso le mutande, la infilo in un colpo solo: la figa è già bella bagnata e il cazzo entra come il burro.
    
    La pompo, le stuzzico il seno, le strofino un po’ il clitoride e sento che sta per godere e allora spingo al massimo dicendo “Ho voglia di godere, sto per sborrarti nella figa, ti riempio..” e lei “Si, dai, dammi la tua sborra che godo anch’io, dai…” E veniamo insieme, lei gemendo forte e io grugnendo come un maiale.
    
    Ci riposiamo un poco, poi lei si riveste “Vado in bagno in camera mia” e mi saluta dicendo “Domani, quando ci vediamo noi ci conosciamo solo normalmente, da colleghi. E’ chiaro? Ci vediamo domani sera.”
    
    Il racconto continua.
    
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