Cronache di un cornuto- La Fantasia 2
Data: 17/08/2021,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Semiramis, Fonte: EroticiRacconti
Aveva gli occhi sensibilmente stravolti, era una scena che mai si era sognato di poter vedere nella vita. Non era tanto il tradimento a farlo meravigliare ma il modo in cui questo gli era stato sbattuto in faccia. La fica di Chicca era visibilmente diversa, quasi slabbrata, non l’aveva mai vista così. Rivoli di sperma le colavano fino alle natiche e nell’aria un odore di sesso e sudore. In piedi, ritto, col cazzo ancora duro c’era Ruberto che era quasi divertito dall’accaduto, Giacomo gli fissò gli occhi sul pisello. “Amore ma cosa significa questo, perché” disse il giovane universitario: “Giacomo cerca di capire, guardagli il cazzo, e poi lui mi ha dato quello che tu non mi hai mai saputo dare, la sensazione di essere una troia e di essere soggiogata allo stallone che ti scopa”. Ruberto si avvicinò a lui e gli disse: “Te l’ho scopata come volevi tu, se vuoi continuare, altrimenti dammi il resto e grazie per la fica che mi hai fatto trombare io ho fatto quello che mi hai chiesto”. Chicca rimase sbalordita, non credeva alle parole del rumeno, stava asserendo che era stato tutto organizzato da Giacomo:” Ma ora dimmi tu cosa vuol dire, hai pagato lui per farmi scopare? Cioè… come è possibile, hai pagato per farti cornuto? Ma che razza di porco sei”. “Non credo che ti sia dispiaciuto, volevi un cazzo da montare e te l’ho dato” allora Ruberto rinforzò la sua posizione: “ A quanto pare non solo le è piaciuto, ma voleva che tu ci trovassi a scopare, diceva che mi dovevi succhiare ...
... il cazzo”. “E brava, sai che è proprio quello che avevo intenzione di fare, Amore ti ho fatto proprio un bel regalo, vedi che volevamo la stessa cosa, ora però non credo si debba dire altro, sì volevo essere cornuto e farmi scopare da uno stallone insieme a te, ti dispiace?”. “No, ma perché non mi hai detto tutto prima” allora prontamente Giacomo rispose:” Perché volevo sentire la tua volontà nel farmi cornuto, sapere che davanti a un cazzo come quello ti saresti fatta scopare… poi io non sono fatto per dominare, il mio cazzo è la metà del suo e tu avevi bisogno di uno che ti aprisse quella fica. Io sono e sarò sempre sottomesso, e ora basta spiegare, torno al mio posto, quello dove voglio stare. Voglio essere schiacciato dal tuo volere, sì io voglio sentirmi dire chi comanda…”. “Comando io, lurido porco sottomesso” dopo queste parole Chicca lo chiamò e lui cautamente si sedette accanto a lei. “Pulisci la fica, non vedi che è piena di sborra, se non lo fai non posso farti cornuto amore”. “Hai proprio ragione, dovevo farlo prima”. Giacomo si avvicinò alla fica di Chicca e iniziò a leccarle via la sborra, lei invece con le mani lo aiutava a raccogliere tutto. “Ti piace la sborra vero, su pulisci la fica che non sei mai stato in grado di scopare”. “Così mi fai godere, grazie, ce l’ho duro”. Chicca prese in mano il cazzo di Ruberto che nel frattempo, nudo, si era sistemato a guardare la scena con la faccia meravigliata: “Amore guarda come sego questo bel pisello, il tuo non lo ...