Due vecchi fottitori (una storia cuck)
Data: 17/08/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69
... nuovamente la mano mentre scopriva la parte anteriore.
Io, da dietro, abbassai l’accappatoio dalle spalle in modo da denudarla per Mauro. Quando scese alla vita, lo lasciai cadere a terra. Lei ebbe un piccolo fremito, ma ormai aveva capito di essere in buone mani e si lasciò andare. La presi per le tette e la misi in posa in modo che il mio amico le potesse prendere la figa con la mano. Lei fremette di nuovo e allora le portai la mia mano alla fessura del culo, alla ricerca del buco. Sentire le sue natiche attorno alle mie dita aumentò l’erezione. Il Cialis funzionava. Sperai che reggesse anche il sistema cardiocircolatorio.
La feci sedere sul letto e la lasciai sdraiare di schiena in tutta comodità. Le guardai la figa, alla quale aveva lasciato una lodevole riga di pelo curato, una sorta di guida per il pene. Sdraiata pancia in su, sembrava pronta per il sacrificio. Io le presi la caviglia sinistra, Mauro la destra. Poi, come facevamo sempre, le allargammo le gambe e iniziammo a baciarle la pelle risalendo su su, sino al ventre.
Giunto all’inguine, le feci raccogliere le ginocchia. Il mio amico amava la figa almeno quanto io amavo il culo. Quindi gli lasciai la precedenza.
Mauro si avvicinò col viso alla figa guardando Elena muovendo solo gli occhi. Lei aveva capito cosa le avrebbe fatto ed era eccitatissima. Il mio amico si avvicinò e le baciò la passera con la stessa eleganza con cui le aveva baciato la mano. E ogni tanto alzava gli occhi per vedere se la ...
... stava soddisfacendo.
A quel punto mi portai a lei e le baciai le tette. Lei mi accarezzò il viso e continuai il mio gioco di impasto con il seno, mentre lei seguiva la lingua del mio compare.
Mi portai dietro di lei e la feci appoggiare al mio corpo, in modo che sentisse il mio petto e il mio pene. Ma lei, pur godendo della mia presenza, attendeva il balzo di Mauro. Il quale infatti si portò presto su di lei e iniziò a penetrarla. Eravamo nella fase preliminare come un tempo e cercai di far godere la signora accarezzandole le tette con le mani e la schiena con il pene.
Mauro la penetrò dolcemente e io la sentii arretrare mentre la penetrava. Lui la sbatté a lungo, poi venne a più riprese. Anche lei stava sobbalzando di piacere, forse di orgasmo.
A quel punto toccava a me. La girai di schiena, la misi alla pecorina e attesi che Mauro si mettesse davanti a lei. Quando lei gli prese in bocca il pene per riportarlo alla forma di un cazzo, io la montai alla pecorina. In pochi scatti la sbattei, apprezzando che il cazzo sembrasse quello di una volta.
In quel momento il suo culo mi sembrava il più bel culo del mondo e quando poggiava al mio basso ventre mi veniva voglia di incularla. Antiche abitudini…
Però me la godetti a lungo scivolando dentro e fuori il suo morbido alloggiamento. E quando la sentii prendere il mio ritmo, accelerai fino a venire copiosamente. Era da tempo che non lo facevo, ma la riempii di sperma. Infine, spossato, mi gettai di fianco sul ...