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MALEDETTO TRENO
Data: 17/08/2021, Categorie: Etero Autore: dirkpitt968, Fonte: RaccontiMilu
Maledetto treno. Anche oggi primo agosto mentre tutti sono in ferie mi riporta a casa dopo una giornata di lavoro. Primo pomeriggio, poche persone sul binario, scelgo la carrozza più decente tra quelle ormai fatiscenti e rifaccio la mia vita di sempre. Il pendolare.Mi sistemo in uno scompartimento libero e apro il finestrino per far circolare un po' d'aria. Di quella climatizzata vi è rimasto solo la scritta sulla carrozza. Accendo il mio ipad per allietare il mio solito tran tran e nel frattempo un po di persone si sistemano nelle mie vicinanze.Ascolto musica classica e questa scelta mi concede un leggero rilassamento che mi porta ad appisolarmi.Sento il treno iniziare il suo lavoro e i miei pensieri rivanno ad una lettura della sera precedente.Una dolce lettrice del sito �I racconti di Milu� si concede la libertà di esprimere le sue emozioni erotiche raccontando di essere violata dal collega del marito. Scritto bene il racconto, delizioso, ben curao e mai banale tanto che dopo una giornata di lavoro ancora lo ricordo. E quel ricordo stimola in me emozioni al basso ventre.Tra uno scossone del treno e una folata di vento eccessiva procurata dal finestrino lasciato aperto apro gli occhi.Sublime.Davanti a me seduta vi è una donna.Ben curata, bionda, occhiali da sole grandissimi che avvolgono il suo viso nascondendolo. Non avrà più di 35 anni. Ha indosso un vestitino sobrio di colore verde che ben si intona alla sua capigliatura. Lunghe gambe sode e affusolate messe in risalto ...
... dal sottile lembo di cotone che prova a coprirle, terminano con una calzatura che fascia il suo piede lasciando scoperta la sua caviglia. Un buon profumo ora invade quel piccolo anfratto e il colore olivastro della sua pelle mi fa pensare che la donna mediterranea merita particolare attenzione per la sua bellezza.Una bellezza quotidiana che siamo quasi portati a dimenticare ma che con l'avvento di tante straniere sono riportato a rivalutare.I nostri occhi si incontrano.Ormai il mio ipad è solo un ricordo per me. Lo rigiro tra le mie mani cercando di non destare in lei il sospetto di essere guardata, scrutata, analizzata. Il vento che entra dal finestrino ora coccola i suoi capelli. Le sue lunghe chiome bionde sono spostate dall'aria, il suo viso abbronzato immobile.Chiudo gli occhi. Il pensiero per quella donna diventa prorompente, impulsivo e faccio fatica a controllarmi. Chiudo gli occhi di nuovo. Il mio compagno di sempre ormai resta intrappolato dalla sua erezione non prevista. Chiudo gli occhi. Mi accorgo che il vagone è quasi vuoto e che dietro di me nella mia stessa direzione vi è un uomo sulla trentina, alto, muscoloso, di colore.Ormai non resisto. Apro gli occhi e noto con piacere che le sue gambe sono schiuse. Il rollio del treno le fa dondolare consegnando alla mia vista una proiezione gradita. Il piccolo vestito non può in quella posizione coprire le parti nascoste della donna.Sono teso ora. Mi risistemo sul sedile e noto che ora lei mi fissa. Anche se nascosti dai ...