1. Una punizione esemplare


    Data: 20/08/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: evoman, Fonte: RaccontiMilu

    In caso di mancata osservanza alla presente direttiva la convocata sarà comunque giudicata in contumacia; si ricorda che l�eventuale condanna comminata in contumacia comporta l�automatico raddoppio del massimo delle pene previste per ciascun capo d�imputazione cui sarà riconosciuta colpevole.�Dovetti rileggere la lettera più volte prima di comprendere appieno in che guaio mi ero cacciata.Nelle pruriginose chiacchiere di corridoio, si sussurrava di donne ed uomini che avevano ricevuto lettere simili, qualcun�addirittura la conoscevo, ma non si era mai riusciti a sapere, da nessuna di loro, qualcosa di preciso su quel tribunale e sulle pene che comminava: tutte mute come pesci.Mi maledì per aver accettato quel lavoro e soprattutto le regole assurde che ne governavano la vita anche oltre l�orario di servizio.Certo, era pagata in modo principesco e alla scadenza del contratto decennale, avrei ricevuto una pensione che mi avrebbe concesso di fare una vita da ricca ereditiera; ma quei dieci anni si stavano rivelando estremamente duri da far passare. La mania di segretezza dei proprietari della Compagnia, imponeva a tutti, dirigenti, impiegati e tecnici, di vivere su quella sperduta isola in mezzo all�oceano; e questo si sarebbe anche potuto capire e sopportare, ma le regole estremamente puritane che governavano la vita di tutti i giorni erano veramente assurde: tutto era programmato, prestabilito, previsto. Divertimenti, feste, sport, passatempi, tutto nei modi e tempi stabiliti ...
    ... dalla proprietà della Compagnia; ma la cosa peggiore era che su tutto imperava una regola ferrea ed irremovibile: il divieto assoluto di contatti intimi con altri impiegati, del proprio o dell�altro sesso, al di fuori del matrimonio.Io, che, modestamente, a detta di tutti, sono un gran bel pezzo di donna; che nella vita mi ero sempre tolta tutti gli sfizi e le soddisfazioni che un sano corpo pretende, a prezzo di enormi sforzi e sacrifici, ero riuscita a condurre un�irreprensibile vita monastica fino a quel giorno in cui, rimasta a casa per una lieve indisposizione, il mio segretario venne a farmi firmare alcuni documenti urgentissimi. In un pomeriggio pareggiai i conti con quattro anni, tre mesi e dieci giorni di completa astinenza sessuale.Venerdì 12, alle ore 17,40, ero seduta, da sola, in una piccola stanza inondata di luce artificiale. La parete che avevo di fronte era formata, quasi interamente, da un gigantesco specchio che, presunsi, fosse del tipo che permetteva, a chi era dall�altra parte, di vedere senza essere visto.Un infermiere mi aveva applicato degli elettrodi autoadesivi sulle tempie, sui polsi, sul collo, collegandomi ad una specie di avanzatissima macchina della verità.Una voce, proveniente da un altoparlante, mi stava facendo un discorso che, sull�inizio, stentai a capire, tanto ero impaurita e frastornata da tutta quella messa in scena. Riuscì a comprenderne soltanto il senso generale: non so come, ma avevano saputo del mio pomeriggio di follie sessuali. ...
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