1. Una punizione esemplare


    Data: 20/08/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: evoman, Fonte: RaccontiMilu

    ... Ora faccia un bel respiro profondo. -Non feci in tempo ad aprire la bocca che mi ritrovai il suo dito piantato tra le natiche. E ci prese anche gusto, quella perfida sadica; aveva un dito grosso come una trave e me lo spingeva e rigirava dentro come se stesse lavando il collo di una bottiglia. Anche se non volevo dargliela vinta, non potei fare a meno di lamentarmi.- Oh, e che sarà mai � so che ci si è fatta infilare ben altro qui dentro. In fondo è soltanto il mio dito. -La maledetta sapeva. Sapeva che mi ero fatta inculare dal mio segretario: era proprio la mia confessione che stava leggendo mentre aspettava che io arrivassi. Sentì il mio viso diventare di fuoco mentre mi infilava il termometro fino in fondo.Mi tenne le natiche ben strette per almeno cinque minuti, poi tolse il termometro, lo pulì e lesse la temperatura. La garza con cui aveva pulito lo strumento era macchiata di marrone: diventai ancora più rossa per l�imbarazzo.- Così non và proprio � disse indicando la garza sporca � dobbiamo fare in modo che lei sia perfettamente pulita: non si muova. -Andò verso un altro armadio pieno di medicinali e tornò con una piccola scatola in mano. Ne trasse tre supposte e, allargandomi di nuovo le natiche, me le infilò fino in fondo, una dietro l�altra, spingendo e torcendo il dito come aveva fatto prima. Non contenta delle umiliazioni che mi stava infliggendo, mi assestò uno sculaccione per nulla amichevole e mi ammonì di tenerle fino a che non ne potessi più prima di andare ...
    ... a svuotarmi, se non volevo che il seguito fosse ancora peggiore.Le supposte iniziarono ben presto il loro perfido lavoro: il mio pancino era sconvolto da movimenti interni che mi facevano sudare per lo sforzo di non farmela addosso; ma non volevo chiedere troppo presto, al cerbero, il permesso di andare in bagno; credevo sul serio alla sua minaccia.Mentre io mi torcevo sul lettino, la sentii armeggiare negli armadi: sicuramente stava preparandomi qualche altra brutta sorpresa.- Credo che le piccole amiche abbiano fatto il loro dovere: può anche andare in bagno, ma faccia in fretta. Non abbiamo ancora tanto tempo da perdere. -Non me lo feci ripetere due volte. Schizzai dal lettino con la velocità di una centometrista e mi precipitai sulla tazza del cesso sperando di fare in tempo per non lasciare, dietro di me, una scia marrone.Feci prima che potei, ma lei sicuramente lei giudicò che ci avessi messo troppo tempo. Mi lavai ed asciugai in fretta e tornai nella sala del medico.Lei era in piedi, vicina al lettino, con un�espressione che non lasciava presagire nulla di buono. Accanto a sé aveva preparato un�asta porta flebo con appesa una sacca di plastica ricolma di liquido lattiginoso, dalla quale pendeva in tubo terminante con un piccolo rubinetto.Come un automa mi avvicinai al lettino: oltre le supposte, anche un clistere; e sì che era una cosa che odiavo con tutta me stessa.Seguendo le ingiunzioni dell�orchessa mi stesi sul fianco sinistro piegando il ginocchio destro verso il ...
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