Capodanno a saturnia - il giorno dopo (prima parte)
Data: 20/08/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Ultralogos, Fonte: Annunci69
... pollice e indice e io di riflesso ingoio.
Passano uno o due secondi e un altro schizzetto mi colpisce.
Ingoio di nuovo senza nemmeno riuscire a sentirne il sapore. Ancora qualche secondo, durante il quale la mia mente tentava di capire e inizia a pisciarmi in gola.
“Bevi, siii, bravo, bevi la mia urina, sii la mia puttana”
E io ho iniziato a bere. Non lo so se me l’aspettavo o no, ma con gli occhi nei suoi ero soggiogato dalla volontà di questo maschio favoloso e dal suo uccello del paradiso. Ho ingurgitato tutto e mi è sembrata la bevanda più buona che avessi mai assaggiato.
Quando ha finito quasi mi dispiaceva, ha tolto l’uccello dalla mia bocca ed ha iniziato a strusciarmelo un po’ sulle labbra.
“Sei magnifico”
Gongolavo a quelle parole
“Adesso fammi godere con la bocca, ieri sera non ho avuto la possibilità, stamattina vediamo se merita tanto quanto il tuo stupendo culo”
Poteva venire giù il mondo, non mi sarebbe minimamente interessato. Volevo far godere quel maschio. Il mio maschio.
L’ho ripreso in bocca ed ho iniziato un lento lavoro per farglielo intostare, con la mano gli carezzavo i coglioni e con l’altra gli sfioravo prima uno poi l’altro capezzolo. Tutto senza mai perdere il contatto con i suoi occhi, profondi, ipnotici, carismatici.
Il cazzo di Dimitri ha preso consistenza in un baleno e a quel punto tenerlo completamente in bocca era veramente un’opera impossibile.
Ho iniziato un andirivieni forsennato su quell’asta con la ...
... bocca, con le mani tentavo di stimolarlo alternativamente in tutti i suoi punti erogeni, dai capezzoli alle gambe, dai glutei alle palle. Ormai ero concentratissimo per farlo godere più in fretta possibile e per forza di cose avevo perso il contatto coi suoi occhi, ma quando, ogni tanto alzavo lo sguardo, lo vedevo soddisfatto e in pieno godimento.
Mi sembrava di aver trovato lo scopo della mia vita tanto era l’impegno che ci stavo mettendo.
In un attimo mi prende per le orecchie e prende a fottermi in bocca
“Dai, dai, dai, succhia, sii, ancora, ancora, ecco, si, si, si aaahhhh”
E mi riempie la bocca di sborra, densa, profumatissima, prelibata. Lo guardo e lo ringrazio.
“Grazie a te, sei speciale, mi piaci. Ma adesso sbrighiamoci, sono già dieci minuti che siamo in bagno, dobbiamo tornare al tavolo sennò sai quante ce ne dicono gli altri? Esco per primo, tu datti una sistemata e raggiungici”
E così dicendo rimette a posto l’uccello nei pantaloni, mi accarezza una guancia ed esce.
Io nel contempo ero inebetito da quanto successo. Mi ero appena fatto pisciare in gola e mi era piaciuto! L’avrei rifatto anche subito se fosse tornato. Ma mi stavo perdendo nei pensieri e invece dovevo sbrigarmi a uscire. Mi rassetto un po’, mi rimetto a posto la piega dei capelli ed esco dal piccolo gabinetto. Esco anche dall’antibagno e nel bar c’era il mondo, mi faccio spazio per raggiungere l’uscita e il cameriere mi dice
“Hei attento, ti è rimasta un po’ di schiuma del ...