1. Proposta indecente (quarta parte)


    Data: 21/08/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Stalio, Fonte: Annunci69

    ... umori."
    
    "Sei un maiale."
    
    Risalgo in macchina e parto. Si, l'officina e lì... Parcheggio, scendo, entro dentro.
    
    C'è un operaio: "Buongiorno, cercavo Marco."
    
    "Non c'è, è uscito per un'urgenza. Tu sei Maurizio vero?"
    
    "Si..."
    
    "Marco mi ha detto di lasciarmi le chiavi, poi ci penserà lui."
    
    "Ok."
    
    Lascio le chiavi, prendo un biglietto da visita, indico al ragazzo dove ho parcheggiato, saluto ed esco.
    
    Arrivo da Anna, prima di salire la guardo... Mi allunga le mutande: "Tieni, sono fradice."
    
    "Brava, sei venuta?"
    
    "Si." Le metto in tasca.
    
    Salgo in macchina ed allungo una mano in mezzo alle gambe, arrivo alla passerina e tasto: "Fammi sentire."
    
    Comincio a masturbarla mentre guida, due dita dentro, ditale: "Hooooooo...uhmmmmmm...smettila, così andiamo a sbattere."
    
    Tiro fuori le dita e me le porto in bocca, lecco i suoi umori. Mi guarda con gli occhi sbarrati.
    
    "Sei tremendo."
    
    Arriviamo a casa, parcheggia l'auto, saliamo su, entriamo e chiude la porta.
    
    "Un caffè amoruccio?"
    
    "Si, ma prima vieni qui."
    
    La prendo, le spalle contro il muro, lingua in bocca, lei che strofina il basso ventre contro il pacco. Voglio farla venire e non ci mette molto: "Hooooooo...siiiiii..."
    
    Mi abbraccia, e appena si riprende: "Questo muro ne avrà da raccontare..."
    
    Io: "E il tavolo in cucina..."
    
    Lei: "E il letto."
    
    "E il bagno..."
    
    "Il bagno?"
    
    "Si, vedrai."
    
    Mette su la moca poi si siede sulle gambe, a cavallo, esattamente come ieri. ...
    ... L'uccello è durissimo.
    
    Lo sente, si alza, mi slaccia i pantaloni, lo tira fuori e lo prende in bocca, qualche leccata, un risucchio, poi viene di nuovo a cavallo e se lo infila dentro di botto.
    
    Entra come il burro, è un lago. Comincia a cavalcare subito forte, non più di un paio di minuti e arriva l'orgasmo: "Hoooooo...vengoooo...mhuuuuuu..."
    
    Passati gli spasimi mi caccia la lingua in bocca: "Ne avevo una voglia, da ieri sera."
    
    Si sente il caffè uscire, si tira su: "Riprendiamo dopo."
    
    Mi porta la tazzina e si rimette a sedere sulle mie gambe, l'uccello è in fiamme, sbatte sulle sue cosce.
    
    "Poverino, è impaziente. Stiamo qui o andiamo sul letto?"
    
    "Stiamo qui, lui porterà pazienza. Prima te la voglio mangiare."
    
    "Uhmmmmmm...solo il pensiero mi fa...mmmmuuuuu..."
    
    Finiamo il caffè. Va in bagno a darsi una sciacquatina in mezzo alle gambe, arriva e si stende direttamente sulla tavola, gambe oscenemente aperte. Mi avvicino con la bocca, lei: "Ti devo chiedere una cosa, dopo."
    
    Mi prende la testa e la spinge giù, sulla passera. Comincio a leccare, le grandi labbra, poi spingo dentro con la lingua, poi di nuovo fuori, poi dentro, ecco, sta già godendo: "Siiiii...belloooo uhmmmmm." Io non smetto di torturarla, gli faccio sentire i ruvidi peli della barba sul crito, poi lo prendo con le labbra e succhio, la lingua dentro come a scoparla, poi di nuovo il crito. Non dura tanto: "Ecco...siii...hoooooo...siiiii..."
    
    Mi tiro su. È ora che dia soddisfazione al mio ...