Per mano nel mondo dei grandi
Data: 21/08/2021,
Categorie:
Etero
Autore: nikypoxpox, Fonte: RaccontiMilu
... aperte, mi appoggiò una mano tra i capelli e accompagnò la mia testa dove prima avevo le dita. Mi era capitato soltanto una volta di mettere il viso in quellanfratto e il profumo che ricordavo era quasi di vaniglia mentre ora il profumo sapeva di mare, forse di muschio, come quello del presepe a Natale. Strofinavo le labbra allinterno delle cosce, mordicchiandole, salendo verso il centro dellinguine. Con la mano le accarezzavo i fianchi, il ventre ed infine passai dietro ad accarezzare i glutei sodi e morbidi. Mentre la leccavo vedevo la vagina schiudersi e pulsare, emettere miele che imbrattava tutta la peluria riccia e scura. Mi spinsi con la lingua allinterno della fessura, poi nella parte più in alto dove ritrovai quel bottone turgido che prima avevo accarezzato, appena cominciai a succhiarlo delicatamente lo sentii irrigidirsi e le sue mani stringermi i capelli per non farmi smettere. Non so per quanto tempo sono rimasto in apnea tra le sue cosce ma la mia lingua stava provocando un qualcosa di importante, la sentii fremere e inarcarsi in modo convulso, il respiro affannato si trasformò in un gemito, poi un urlo anticipò una contrazione forte che imprigionò completamente la mia testa tra le gambe, il bacino ebbe un sussulto e allimprovviso dalla vagina uscì uno spruzzo che mi bagnò il viso di un liquido leggermente salato. Una sorpresa inaspettata per un ragazzo alle prime esperienze ( in seguito mi sono fatto più guardingo ).Il regalo più bello lo ebbi quando si ...
... allentò la morsa e risollevai la testa guardando oltre il monte di Venere, la vidi sfinita in un abbandono totale con il viso nascosto tra i capelli scompigliati, bagnati dal sudore come tutto il suo corpo, le braccia inermi e i grandi seni a riposo sul petto. Tra le gambe divaricate i peli ricci, arruffati a piccole ciocche umide di umori scesi poi in una grossa macchia fin sopra il sofà. Nonostante i miei sensi fossero isolati dal resto del mondo, la mandibola anchilosata e il viso imbrattato mi sentivo un eroe vittorioso reduce da una campagna che avevo temuto persa.Antonietta mi dava lopportunità di conoscermi, di conoscere il suo corpo e nel contempo mi insegnava il rispetto delluniverso femminile che adesso donava linfa e fiducia alla mia innocenza chiedendomi in cambio di cancellare in futuro certi pregiudizi machisti.Raggiunsi il suo viso strusciando lungo il suo corpo, mi adagiai su di lei stando in mezzo alla sue gambe aperte, sentii un brivido di benessere. Luccello, che era rimasto grosso e duro, in quella posizione strusciava sullingresso delle piccole labbra, dopo un po lei cominciò a muovere il bacino facendo scorrere la cappella su tutta la vagina ancora umida, inarcò la schiena e con le mani si aggrappò ai miei glutei, mi tirò a se allargando completamente le cosce. Sentii la punta delluccello farsi largo in quella fessura bagnata e scivolare dentro fino ai testicoli. Mi sentii avvolgere dalle sue contrazioni e dalle gambe incrociate sopra la mia schiena, cominciai ...