1. Incontro professionale


    Data: 22/08/2021, Categorie: Etero Autore: alexis415, Fonte: Annunci69

    Questa è una storia vera,
    
    Avevo poco più di 30 anni e lavoravo presso una società di progettazione. Un giorno il capo mi chiamò informandomi che l’ASL della zona doveva risistemare dei locali e adattarli a delle nuove esigenze ospedaliere. Presi tutti i contatti e ritornai nel mio studietto e immediatamente contattai la persona indicata per fissare un appuntamento che ebbi il giorno dopo. Arrivai puntuale e mi feci annunciare. Dopo qualche minuto fui ricevuto dal direttore il quale chiamò un suo collaboratore che mi accompagno a vedere la struttura. Si presentò una dottoressa di circa 45 anni, ci presentammo e strada facendo mi spiegò cosa avrei dovuto progettare. Presi le misure, feci delle foto e tutto ciò che mi serviva almeno per una bozza di progetto. Salutai cordialmente la dottoressa e ci scambiammo i recapiti telefonici per avere poi un contatto immediato. Passai due giorni al lavoro e abbozzai un progettino di massima che avrei voluto presentare alla dottoressa. La chiamai le spiegai cosa avevo fatto e la invitai a venire allo studio per mostrarle il lavoro. Si presentò nel tardo pomeriggio e non più con il camice bianco ma con un bel vestito che la rendeva un più interessante rispetto il nostro primo incontro. Rimanemmo in studio per più di una ora, le spiegai il progetto e poi seguendo i suoi suggerimenti annotai le modifiche che avrei dovuto apportare.
    
    Si erano fatte le 19 e nel salutarla che chiesi se le andava di prendere insieme un aperitivo. Lei ...
    ... accetto con piacere e ci sedemmo al bar sotto lo studio dove gustammo due Aperol e, tralasciando il lavoro, iniziammo a parlare di noi. Ci lasciammo passando dal Lei al Tu e rimanemmo d’accordo che l’avrei chiamata per informarla sullo sviluppo del progetto. Passarono altri due giorni e chiamai all’ASL chiedendo della dottoressa ma mi dissero che non c’era in quanto malata, chiesi a loro di riferirle e che avevo fatto le modifiche concordate. Una ora dopo mi chiamò lei dicendomi che stava a casa per una lieve influenza e mi chiese, se per me non era di disturbo passare per casa sua il giorno dopo, Dissi che non c’era problema, mi diede l’indirizzo e fissammo l’ora. La cosa mi sembrò strana ma non ci diedi peso. Così il giorno successivo presi tutto il materiale e all’ora stabilita mi presentai all’indirizzo. Bussai alla porta e dopo qualche istante venne ad aprirmi. Questa volta indossava una gonna appena sopra al ginocchio una camicetta attillata che metteva in mostra una terza abbondante. La mia mente immediatamente iniziò a fantasticare, del resto lei separata da 10 anni, sola, mi invita a casa sua, tutto sembrava quadrare. Cercai di assumere un atteggiamento molto professionale, srotolai i progetti sulla tavola e feci vedere le modifiche che lei apprezzo e nello stesso tempo cercavo di cogliere qualche atteggiamento che mi inducesse ad osare. Finii la presentazione arrotolai i fogli e sistemai tutto nella cartella. Ci fu un attimo di silenzio interrotto dalla sua voce che si ...
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