1. Esperienza Sensoriale


    Data: 23/08/2021, Categorie: Lesbo Autore: DeltaDiVenere, Fonte: RaccontiMilu

    Ero tornata da poco nella mia città, per le vacanze. La solita storia: amiche di vecchia data che vogliono rivederti, uscite con il fidanzato per i posti che hanno dato inizio alla vostra storia, ristoranti, mare e escursioni. Ricevevo telefonate in continuazione per andare da qualche parte o forse solo per rivedermi e farsi un po di fatti miei. Un giorno, da poco ritornata a casa per una pausa caff&egrave con delle amiche, suonò per l'ennesima volta il telefono."Pronto"- dissi io, cercando di intuire chi fosse la persona al di là della cornetta." Vediamo se ti ricordi di me..." Disse una voce femminile, suadente e melensa.Ricordavo quella voce, era LEI. Io mi sono sempre considerata etero, mi piacciono gli uomini, i loro corpi, la voce ma LEI &egrave sempre stata la mia donna ideale, la mia cotta adolescenziale, un amore che probabilmente mi sono portata dietro in tutte le mie relazioni con uomini, sentendomi insoddisfatta ed incompleta.LEI si chiama Irene Martelli , o meglio la prof. Martelli, insegnante di francese in una delle scuole medie della mia città, quella che ho frequentato."Professoressa... E' un piacere sentirla " lo era davvero, immenso." So che sei tornata in città, vorrei vederti dopo tutto questo tempo!""Certo, sarebbe bello!Quando vuole incontrarmi e dove?""Senti, io sono libera oggi pomeriggio...ti va bene alle 5? Ti vengo a prendere, devo fare una cosa e poi un caffettino a casa mia, ci stai?""Perfetto! Allora l'aspetto". Il mio indirizzo lo sapeva già, ...
    ... era una lontana amica di mia madre e mi ricordo che qualche volta si sono incontrate a casa nostra per un pranzo o una cena della loro organizzazione di beneficenza.Credo di essere mai stata cosi eccitata ed ansiosa in vita mia, non credevo possibile che lei volesse vedermi, parlarmi. Il rapporto che si crea tra professore ed alunna &egrave quasi sempre difficile soprattutto se il suddetto professore ha contatti con i propri genitori. Mi sentivo sempre sotto sorveglianza, non sono mai stata me stessa con lei e ne lei ha mai capito il desiderio che provavo nei suoi confronti, anche solo a sfiorarla o sentendo il suo profumo.Quel pomeriggio curai il mio look più del dovuto, misi in risalto i miei punti di forza, una bella scollatura a V che mettevano in risalto i seni sodi, una gonna abbastanza corta sopra il ginocchio ed un bel completo in pizzo come intimo. Volevo stupirla, questa volta volevo andare oltre. Quelle poche ore che passarono dalla telefonata allo squillo del citofono mi sembrò eternità. Il citofono suonò, scesi subito... Attraverso i vetri del portone vidi lei, non la vedevo da almeno 7 anni. Era bella come sempre, forse più di prima. Bionda, alta con gli occhi che cambiano dal mare più chiaro al profondo oceano. Credo di essermi fermata almeno 5 secondi , attaccata alla maniglia della porta, osservando quell'angelo vestita con una maglietta attillata bianca ed un normalissimo jeans. " Claudia, che bello rivederti!" Mi corse incontro, abbracciandomi. Ricambiando ...
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