Racconto triste, nero come la notte
Data: 23/08/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Hardcore,
Dominazione / BDSM
Autore: antonio_fusco, Fonte: xHamster
... Io, a mia volta, iniziai a massaggiargli quell’enorme membro. Io mi bagnai immediatamente, mentre a lui venne subito duro, tanto che dovetti aprirgli i pantaloni, mentre lui mi infilava il suo dito fino in fondo nella patatina.Quando fummo abbastanza lontani da casa, lo zio s’infilò in una stradina laterale, scese prendendo una coperta e mi fece andare con lui, dietro un cespuglio che ci nascondeva dalla strada.Mi levò il vestito, si calò i pantaloni, mi fece stendere e si posizionò sopra di me, puntellato sulle braccia. Io gli presi l’uccellone, lo puntai sull’entrata della mia patatina e lui, con un colpo deciso, affondò tutto in me, riempiendomi tutta.Mi scopò in tutte le posizioni e, alla fine, mi riempì la passerina di sborra calda. Io godetti da morire, ebbi almeno una decina di orgasmi. Lo zio era insaziabile, una durata incredibile. Alla fine ero distrutta.Mi rimisi il vestito, tendomi le mutandine per evitare che la sborra dello zio allagasse la macchina, gli ripulii ben bene l’uccello con la bocca e ripartimmo per le commissioni. Io ero talmente stanca che lo aspettai in macchina.Quando ritornammo, mi rifugiai in camera con una scusa e scesi solo per cena. Al mattino seguente ripartimmo, con quella che ci saremmo rivisti tutti.Penso proprio che ritornerò spesso a far visita a zio Antonio.18L’odore del sessoCos'è successo?Dove sei andata? Dove è finita la ragazzina a cui infilavo le margheritetra i capelli, quelli fluenti, lunghi e lisci come seta, non ...
... quellaacconciatura da matrona romana che hai ora, che giocava e si rotolava neiprati con me e rideva e si scherniva e poi mi baciava d'impluso con tuttala foga spensierata dei vent'anni?Ti guardo ora. Non sei più la stessa. L'espressione indurita tra gli occhie lo sguardo cupo che non si accende più per me. Niente più corse nellaspiaggia deserta all'imbrunire, niente più falò e stelle cadenti e baci ecarezze e ansimi e sussurri e il tuo corpo morbido e il mio teso e protesoverso di te.Una fila interminabile di ombrelloni. Tutti dello stesso color ruggine,perfettamente allineati. In questo nostro nuovo mondo non c'è più spazioper il disordine.Una casa di proprietà, due figli, un rassicurante conto in banca e un suvnuovo fiammante come si conviene ad una famiglia come la nostra. Tutte lecose giuste e al loro posto.Lo vedo. Lo vedo come lo guardi, non è una novità per me quel tuo sguardosornione e malizioso.Mediamente alto, mediamente sovappeso e mediamento sposato. Pizzetto etempia rasata. Occhi azzurri.Io gli occhi ce li ho marroni, il colore più anonimo dell'universo.Come me.Sguardi ricambiati e insistenti tra le sdraio e i lettini unti di cremasolare e corpi bagnati.Sguardi azzurri e neri che si intrecciano, sopra i nostri bambini chegiocano assieme, sopra la noia del matrimonio, sopra la noia di tuttaquesta vita.`Allora vado'`Sì, resto io con i bambini'Si è truccata. Solo un velo leggero, ma c'è. Non ci sarebbe nessun bisognodi restare. Giulia e Federico dormono come sassi e in ogni caso ...