Il don
Data: 23/08/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: amolafi, Fonte: Annunci69
Era nato a pochi metri da casa mia ed era cresciuto in paese ma già dall'età scolastica si vedeva che non aveva gli stessi comportamenti degli altri maschietti. Il modo di parlare e di gesticolare, come camminava e soprattutto come correva erano da femminuccia, i gridolini e le moine erano quelli delle bambine.
Poi arrivò la vocazione ed entrò in seminario. A quarant'anni passati tornò alla parrocchia del paese e i suoi modi erano rimasti invariati con il passare del tempo, memori dell'antica amicizia tra le nostre mamme e le lunghe chiacchierate nel corso degli anni, nonostante io fossi ateo e lui un religioso, avevano creato tra noi una stima e un rispetto reciproco. Poi una sera la svolta.
Avevamo appena finito di cenare quando arrivò il Don e mentre mia moglie preparava un caffè mi disse che il giorno seguente, nel tardo pomeriggio, aveva una visita specialistica a Milano, la sua macchina si era rotta e non era riparabile in tempo e mi chiese se lo potevo accompagnare io.
"Poi ti pago la benzina e il disturbo."
"Lascia perdere Don, presenterò il conto al tuo Dio quando saremo nell'aldilà."
Piovviginava e c'era un po' di foschia e procedavamo a velocità ridotta. Mi chiese notizie dei figli, di come andavano a scuola e poi:
"Sei un bravo marito o sei uno di quelli che corrono dietro a tutte le sottane e riempiono la moglie di corna?"
Dissi, contando sulla sua discrezione, che non ero un cane da tartufo ma se mi capitava l'occasione, se ne valeva la ...
... pena, non la perdevo.
"Sei uno che va a prostitute e a travestiti?"
Risposi che non era nel mio modo di essere di pagare una donna per fare una cosa senza il minimo di partecipazione e riguardo ai travestiti dissi che avevo avuto esperienze, tutte abbastanza soddisfacenti.
"Mi stai dicendo che sei andato anche con gli uomini?"
Vedevo e sentivo della morbosità nelle sue domande e mentendo risposi che con uomini "uomini" non c'ero mai stato ma che se mi fosse capitato di incontrare un tipo molto effeminato (lui lo era) un po' rotondetto che mi ricordasse le forme femminili (lui lo era) e soprattutto riservato e non di quelli che devi avere paura che ti sputtanino (più di lui chi?) avrei fatto volentieri l'esperienza.
Lo guardai e vidi che il suo atteggiamento era cambiato, aveva lo sguardo fisso in avanti e le sue mani non stavano ferme un attimo. Avevo colpito nel segno. Mi girai verso di lui:
"Hai capito cosa ho detto? Uno come te."
Dopo pochi secondi sentii la sua mano poggiarsi delicatamente sulla mia gamba, glie la presi e la portai sulla patta e mentre, sempre con tocco lieve, mi palpava, slacciai la cintura e aprii la cerniera per farglielo prendere meglio. Cominciò a menarmelo su e giù e in poco tempo me lo ritrovai bello duro mentre lui continuava nella sega. Gli misi una mano dietro la testa per accompagnarlo giù ma non volle per paura che qualcuno ci vedesse e nella sua posizione sarebbe stato uno scandalo. Dissi che se continuava venivo e non avevo ...