1. Clistere al cognatino - primo episodio


    Data: 24/08/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: biribissi, Fonte: Annunci69

    ... raffredderà”.
    
    Gli dissi di tenere la sacca ché avrei versato dentro il liquido. Lui obbedì. Poi mi disse “cognatino, ti prego, non farmi male, fammelo piano e fermati se te lo chiedo.”
    
    Lo rassicurai. Gli dissi che gli avrei fatto il clisterino lì in cucina. Appesi la sacca al muro su un chiodo dove prima stava appeso un orologio e dissi ad Alessio di mettersi in ginocchio su una sedia.
    
    Il povero Alessio era rosso in viso come un pomodoro. Vedevo che era allo stesso tempo imbarazzato e preoccupato. Lo feci mettere in ginocchio sulla sedia, con la spalliera di lato in modo che fosse libero l’accesso al suo culetto. Lo feci piegare sul tavolo e gli dissi di mettersi col culetto il più possibile in aria. Dopo di che, gli tolsi la cintura e gli abbassai lo zip dei jeans.
    
    Apparvero un paio di slip arancione molto succinti sul suo bel culetto tondo e sodo. Lo slip entrava un po’ nel soldo del sederino. Lui si girò ed io lo ripresi dicendogli che doveva stare tranquillo e non voltarsi indietro. Appoggiò il suo visetto sulle mani e rimase in attesa in quella posizione. Mi ero eccitato alla vista di quel culetto di adolescente e il mio cazzo diventava sempre più duro al pensiero che avrei avuto in mio potere il suo buchino ancora per poco nascosto dagli slip.
    
    Mentre gli dicevo di rilassarsi, gli accarezzavo il culetto dicendo “uhm che bel culetto che ha il mio cognatino! Non pensavo che un ragazzo potesse avere un culetto così sexy! Lui taceva e muoveva un po’ il ...
    ... culetto rispondendo così alle mie carezze.
    
    Gli abbassai le mutandine ed apparve il culo in tutto il suo splendore e candore…. Infatti era bianco e liscio, non c’era ombra di peli. Glielo dissi “Uhm hai un culetto da fare invidia alle ragazze! Non c’è neanche un pelo sulle chiappette” e mentre dicevo così gliele palpavo a piene mani dandogli qualche sculacciatina giocosa.
    
    “Ti prego, non mi sfottere” disse con voce che a me sembrò eccitata. Mi abbassai un po’ e vidi che il suo pisello era dritto. “Dai, vedo che ti piace… il tuo pisello non mente” Passai la mano davanti e gli afferrai il pistolino tutto duro e caldo. Non sapeva cosa rispondere e per risposta emise un gemito.
    
    “Bene! vediamo adesso sto buchetto” dissi mentre gli allargavo le chiappette con le mani. Non vi dico che spettacolo: il suo buchetto era circondato da pochi peletti che, devo dire, in quel posto ci stavano molto bene. Ma la mia compiaciuta sorpresa fu nell’osservare che quel buchino non stava fermo: sembrava pulsare come un piccolo cuore; i stringeva e poi subito si distendeva alternando contrazioni e rilassamento. Non potevo non farglielo notare. Gli dissi “Il tuo buchino non sta fermo, si allarga e si restringe continuamente; sembra cercare qualcosa che lo riempia!”
    
    “Dai, cognatino, non perdere altro tempo, fammi sto clistere” disse lui, imbarazzatissimo.
    
    Intinsi il dito medio della mia mano destra in un bicchiere che prima avevo riempito con olio di mandorle dolci. Cominciai a passare il ...