Le mie storie (87) - Racconti Erotici

Le mie storie (87)

... apro. Inizialmente non capisce bene il mio completino, poi vede i capezzoli fuori dalle fessure, un ciuffetto di peli che, volutamente, ho messo fuori dallo slip e quando esclama come un bambino "fantastico!" Salgo sopra il letto e lo bacio. Ci abbracciamo, stretti, molto stretti; sento il suo uccello moscio strusciarsi contro lo slip, lo prendo in mano e comincio a muoverlo su e giù mentre le nostre lingue si intrecciano. Qualche secondo dopo, il suo uccello è duro come il marmo, pronto a profanare per la prima volta la fessura della mia nuova mutandina. Entra, affonda nella mia micia, ed io inizio a fare su e giù con il bacino fino a prenderlo tutto dentro. Siamo eccitati come matti, ansimo ad ogni suo colpo, mentre lui lo spinge come a volermi sfondare. Con le mani sotto il culo accompagna i miei movimenti, poi si accorge che anche dietro c'è l'apertura e subito si solleva, mi mette a pecorina e riprende a scoparmi nel culo ammirando le trasparenze dello slip. Mi piego sul materasso e vengo, mentre ho ancora l'orgasmo, sento il suo uccello uscire dal mio sedere e esplodere sopra di me. Una, 2,3 volte, il suo sperma non smette di uscire, gli dico di fare attenzione a non sporcare il nuovo acquisto, lui sfoga il suo piacere sulla mia schiena. Mi sgancia il reggiseno e poi mi sfila le mutandine, prende un fazzolettino e da una pulita generale al mio dorso. Finalmente posso rimettermi dritta e girarmi verso di lui. "Amore ma con questo possiamo scopare ovunque, ti rendi conto?" Queste sono le sue parole a commento dell'acquisto pomeridiano, è contento, soddisfatto, così come la sottoscritta. Vado in bagno, un'altra doccia, poi ritorno la Francesca di sempre con la maglia lunga di Paperina e le pantofole. Prima di addormentarsi Carmine mi ringrazia per aver esaudito ancora una volta le sue fantasie… Io lo ringrazio per avermi fatta sentire donna come non mi sono mai sentita.