1. Devi venirmi dentro Gianni


    Data: 25/08/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Giannismart, Fonte: EroticiRacconti

    Ciao a tutti, sono di nuovo qui a raccontarvi una avventura avuta con una mia collega d’azienda del mio stesso paese. Questa volta proverò a raccontarla con i soli dialoghi avvenuti tra me e la porcellina, mi sembra una idea nuova. Eh già, si tratta proprio di una porcellina, una bella ragazza ventottenne, bionda, capelli ondulati lunghi, fisico asciutto e piccoletto (1,65 m). La tipa è frizzante, un peperino, una di quelle che non la fanno troppo a vedere ma che la danno a far sentire... Non vi annoio con il modo in cui ci siamo corteggiati, un periodo di circa due settimane durante le quali non ci siamo mai sfiorati. È stato tutto un gioco di testa ed empatia: se scopi una donna con la testa, sta tranquillo che il testo sarà una naturale conseguenza. Ormai siamo complici e sappiamo entrambi cosa vogliamo l’uno dall’altra. Senza troppi indugi, la Invito una sera a casa mia dopo una lunga chat bollente. Lei ne approfitta perché il suo fidanzato lavora quella sera ed io sono libero, la mia fidanzata non vuole uscire nemmeno quella sera. Quando hai giocato con una ragazza in tutti i modi con le parole, sai già che quando la avrai tra le mani non potrai far altro che mettere in pratica tutte le fantasie scambiate. Ma veniamo a noi. Ecco che qui comincia l’incontro: - “Ciao Silvya, ben arrivata”. - “Ciao Gianni, ti trovo in forma”. - “Non ti sembra troppo questo corpetto così corto? Dici che riuscirò a chiuderti la porta dietro le spalle?”. - “Perché cosa vorresti fare? L’ho ...
    ... indossato per te, mi mette in mostra le gambe ma mi copre bene”. - “Forse non avremmo dovuto scriverci per due ore prima di incontrarci. Non ho più voglia di parlare. Non credi abbiamo già parlato abbastanza? Voglio proprio vedere se sei tu quella troietta che mi ha fatto bagnare il cazzo fino a poco fa”. - “Non dirmi che ti sei eccitato così tanto. Non sarai mica già venuto da solo”. - “Credi ti avrei risparmiato la mia sborra calda? Sono due ore che il mio cazzo pulsa e che le palle mi fanno male.” - “Ah sì. Non ti credo proprio”. - “Adesso ti faccio vedere. Non parlo più. Girati subito con le mani sulla porta d’ingresso e divarica le gambe. Con questo vestitino potrò apprezzare il tuo culetto e quelle gambe fantastiche”. - “Cosa vuoi farmi? Credo di non poter più temporeggiare. Meriti di avere quello che ti ho promesso prima in chat”. - “Non muovere le mani dalla porta. Lo senti il mio respiro?” - “Ti sento Gianni, ti sento. Sento il tuo odore dietro di me e posso sentire il tuo cuore battere a mille”. - “Silvya, adesso avrai quello che meriti. Non muoverti da lì”. - “Sono tua, fammi quello che vuoi, non posso più aspettare. Ho le mutandine inzuppate, non le sopporto più “. - “Dici davvero?” - “Credi di essere l’unico ad esserti eccitato prima in chat. Ho un lago qui sotto. Cosa stai aspettando”. - “Eccoti, è tutto tuo, prendilo tutto”. - “Dammelo porco, dammelo. Sono tua”. - “Ma guarda come sei bagnata, mi stai colando tutto sul cazzo. Ma che razza di troia sei”. - “È colpa ...
«123»