1. Nella mente di Alice ( cap. 5 )


    Data: 27/08/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Darkness, Fonte: EroticiRacconti

    - Drappi di seta bianca - Qui nulla è dato sapere, qui nulla è stato cambiato o cancellato, qui nulla è dovuto, qui nulla è raggiungibile. Questo non è un mondo per la ragione. Con un sottile strato di follia il marionettista guida il suo spettacolo. Ancora mani delicate a profanare il suo corpo anche negli angoli più remoti, l'artigliano, la carezzano, bocche la baciano, lingue la sfiorano ed infine occhi la studiano. A volte sono tutti di un blu intenso ad Alice ricordano l'oceano, altre volte invece, verdi smeraldo come le colline irlandesi, altre ancora neri, spaventosi e senz’anima. In quel groviglio di mani e di volti Alice nota finanche quello delle due marionette, la ballerina e il violinista, ma non sembrano essere di legno ma di carne e ossa, più di una volta sbatte le palpebre incredula. “ Scappa sei ancora in tempo…” sussurra la ballerina al suo orecchio. “Si fallo Alice o rimarrai imprigionata” il violinista fa eco. “Come… come dovrei fare?” domanda la ragazza. “Devi guardare dentro te stessa cara” dicono in coro i due, ad Alice nulla è chiaro, “come fare? dimmelo ti prego” supplica con un lamento. “Non possiamo” incalza il violinista, “non possiamo dirti come fare, devi saperlo tu Alice” continua, poi entrambi si ritirano nel buio voltando le spalle alla ragazza. Imprigionata da arpie che la conducono sul orlo del precipizio senza mai buttarla giù, sfiora mille e mille volte il desiderio del culmine senza mai raggiungerlo. Quelle mani, quelle dannate mani ...
    ... toccano i suoi punti più sensibili, il suo corpo reagisce ad ogni sfioramento. Due lacrime solcano il viso senza controllo. Ma come un battito d'ali di farfalla tutto si ferma, le donne scompaiono nel nulla. Alice ansima distesa sul tavolo, i suoi arti sono indolenziti, non riesce a muoversi. “Alice” il marionettista si avvicina a lei, la ragazza guarda il suo volto, gli occhi profondi e scuri la studiano in modo dolce, compassionevole. “ Devi imparare a gestire le emozioni” gli carezza una guancia imprigionando una lacrima. “Sei sulla buona strada per guardarti dentro” continua “come fare? io… io… non lo so.” Sussurra confusa lei. “Solo tu sai come fare io ti apro la strada, ti guido” “ Come fai?” “Lo vedrai presto, non essere impaziente. Qui nulla è dato sapere, qui nulla è stato cambiato o cancellato, qui nulla è dovuto, qui nulla è raggiungibile. Questo non è un mondo per la ragione!” Tutto questo non ha senso per Alice, cosa non deve sapere, cosa non è raggiungibile e cosa non è stato cancellato? Quei discorsi surreali la confondono, non capisce sé di lui si può fidare o no e soprattutto, da che parte sta? “Vieni Alice devo prepararti, abbiamo uno spettacolo da fare…” Chissà perché ad Alice mette i brividi quella frase, uno spettacolo, il suo primo spettacolo. Quindi è una marionetta? Lo sguardo ritorna sulle mani, no non è di legno e non ha fili, sospira. Il palcoscenico non muta, il tavolo è sparito e ora al suo posto ci sono dei lunghi e corposi drappi di seta bianca. ...
«12»