1. Seguendo il parfum degli umori di lei ... fino alla sala riunioni violata!!!


    Data: 27/08/2021, Categorie: Etero Autore: almasolares, Fonte: Annunci69

    Ogni coppia ha delle fantasie erotiche, più o meno inespresse, Carlotta e Roberto (nomi di fantasia) ne hanno tante. Quella più ricorrente era possedersi in una delle stanze dell'ufficio di lei, tanto da aspettare soltanto che ci fossero le giuste condizioni per realizzarla.
    
    L'occasione si è presentata un pomeriggio di fine estate, quando Carlotta rimase a svolgere un lavoro straordinario e l'ufficio era stranamente deserto. Perfetto, ella ebbe a pensare!
    
    Inviava subito un messaggio sullo smartphone di Roberto, scrivendogli testualmente : raggiungimi!
    
    Non ci fu bisogno di aggiungere altro, lui capì subito che si trattava di una situazione intrigante da cogliere immediatamente come una mela matura dall'albero, salì in macchina già eccitato pensando a quello che lo attendeva da lì a poco.
    
    Nel frattempo, Carlotta si preparava ad accogliere il suo uomo bastardo dal cuore romantico allestendo una sorta di caccia al tesoro, tolse il perizoma lasciandolo strategicamente sul pavimento del corridoio, proprio davanti l'ingresso della sua stanza; poco più avanti, pose sul pavimento l'autoreggente della gamba destra e più avanti ancora quello della gamba sinistra.
    
    Girato l'angolo del corridoio, apriva la porta della sala riunioni e decise che lo avrebbe aspettato lì. Dopo venti minuti circa, lui arrivava sotto l'edificio del centro città che ospita l'ufficio dove lavora la sua lei e, il tempo di parcheggiare la sua auto, si dirigeva verso la stanza che sapeva essere di ...
    ... Carlotta, ma la trovò vuota.
    
    Sul pavimento del corridoio, però, notava a distanza degli accessori a terra e, avvicinatosi, constatava la presenza di intimo femminile vario, tanto da raccoglierli, annusarli e riconoscere attraverso gli umori ancora presenti e freschi nel perizoma nero il profumo della sua lei.
    
    Roberto percorse quei pochi metri che lo separavano dalla sua donna, seguendo la scia degli umori lasciati da lei dopo avere tolto il perizoma, con il cazzo che si ingrossava sempre più man mano che si avvicinava a lei. Aprì la porta e lei era effettivamente lì, seduta sul tavolo ovale e con le gambe leggermente aperte, che facevano intravedere la figa nuda e la camicetta sbottonata quel tanto che bastava a mettere in evidenza il generoso décolleté.
    
    Lui le si avvicinava senza dire una parola, lo sguardo in fiamme e un membro talmente grosso da deformare il pantalone, le spalancava le cosce e, chinatosi con un ginocchio a terra e l'altro piegato, iniziava a leccarla con la sua abile lingua, roteandola attorno al clitoride già gonfio e pulsante della sua Carlotta, mentre le mani le afferravano i seni e poi i capezzoli resi turgidi dalla voglia di lui. Brividi di piacere percorrevano la schiena di lei, scendendo giù fino alle gambe tremanti e dando origine al primo orgasmo che lui gustava con avidità. Adesso prendimi, gli disse, lui la sollevava cingendole i fianchi, la poggiava in ginocchio su una delle poltrone presidenziali di pelle e, giusto il tempo di estrarre ...
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