Un'estate bollente
Data: 09/01/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Gay / Bisex
Sensazioni
Autore: sweet_hole89, Fonte: RaccontiMilu
... della mano, sorridendomi. Io rispondevo, educatamente ma senza minimamente ricoprirmi.Un pomeriggio, eravamo in piena canicola e per la strada non c�era un'anima, mentre mi trovavo sulla terrazza a prendere il sole, per la prima volta mi chiamò, alzando la voce: �Senti, avrei bisogno di aiuto, devo spostare un armadio ma è pesante�. Io mi sorpresi, non ero certo un forzuto, ne lo sembravo. Come sempre in casa non c'era nessun altro. Feci un cenno di assenso, attraversai la strada ed entrai nel suo appartamento.Era un bilocale, piccolo e un po' disordinato.�Ciao, figliolo, ti ringrazio. Quello è il mobile, dobbiamo solamente spingerlo più in là�.Mi aggrappai al mobile con le mani per iniziare a spingere. Lui si mise dietro di me, appoggiò anch'esso le mani sull'armadio, praticamente ce l'avevo addosso, puzzava lievemente di sudore, perfettamente sopportabile. Del resto era un giorno di inizio luglio, piuttosto caldo, eravamo vestiti succintamente, lui in pantaloncini corti e canottiera, la pancia che forzava sull'indumento, i peli che uscivano da tutte le parti, sembrava un orso. Io seminudo come sempre, solo con un paio di pantaloncini da mare, con le infradito ai piedi, sguardo solitamente dolce, un vera principessina.Mi accorsi che lui spingeva il mobile in modo blando ed inutile, in compenso, da sotto la sua pancia prominente appoggiata sulla mia schiena, sbucava qualcosa di grosso e duro che mi forzava il solco fra le natiche e si strusciava. Per un attimo ...
... pensai fosse un ginocchio, ma mi resi conto, subito dopo, che era ben altro. Ero imbarazzatissimo ma mi meravigliai con me stesso che questo non mi dava fastidio, anzi mi eccitava.Il mio fantasticare si stava trasformando in realtà.E. se ne accorse: �Ma che bravo ragazzo, allora ti piace! Ci avevo visto giusto... una fighetta sempre nuda e sculettante!�.Mi strusciò ancora un po' il membro contro il culo, leccandomi il collo e la schiena, sbavandomi addosso: �Dai, girati, che te lo faccio vedere!�.Ci staccammo, spostò appena i calzoncini e sgusciò fuori un grosso cazzo peloso, ritto come un pennone, con una enorme cappella di un viola scurissimo, totalmente scoperta, impressionante. Come nei miei sogni.L�affare superava di molto i venti centimetri di lunghezza, anche il diametro era notevole. Uno di quei flaconi professionali di lacca per capelli: �Dai avvicinati, tesoro, toccalo�. Nonostante le mie fantasie ed il piacere di renderlo felice le dimensioni mi spaventavano, pensai di rifiutare, ma la mia mano si mosse da sola, glielo afferrai, automaticamente cominciai subito a fare su e giù, la sensazione fu piacevole, pulsava nella mia mano che non riusciva a circondarlo completamente.�Ma guarda un po', sei abile, si vede che ti fai le seghe, ora tira fuori anche il tuo!�. Calai il costume ed il mio cazzetto ritto svettò davanti a lui.�Ti sei eccitato! Bene, bene! Ora ci divertiamo.�Me lo toccò. Per qualche istante ci masturbammo a vicenda, intanto mi passava la mano nel solco del ...