La ragazza dai capelli rossi 7
Data: 27/08/2021,
Categorie:
Sentimentali
Autore: Perseus, Fonte: EroticiRacconti
Vittorio guarda Maria, ancora una volta ne osserva le fattezze e, semplicemente, la trova affascinante. E lei è lì, davanti a lui, che, a sua volta, lo guarda con quegli occhi verdi e grandi, intimoriti. Come se, il gesto di chiederle il documento avesse spezzato quella strana magia che si era creata tra loro due e li avesse, di colpo, proiettati sulla Terra, davanti a tutti i problemi terreni. Davanti a tutti i problemi che la loro situazione comportava. Prende la carta d’identità dalla ragazza, che incrocia le braccia al petto, e se la rigira tra le mani. Sembra pesare una tonnellata. “Dovresti tenerla meglio.” Maria fa spallucce, fa due passi e si siede sul divano. “È un documento importante.” “Se servisse a qualcosa lo butterei nel fuoco.” Vittorio non ribatte, ha timore che, qualsiasi cosa dica ora, sia fuori luogo. Almeno fino a quando non saprà di più su questa ragazza. In silenzio tiene la carta con due dita e si avvicina alla mobile dove tiene il vino. Ne versa un calice e lo porge alla sua ospite. Maria sorride, allunga la mano e lo accetta volentieri. “Grazie.” Vittorio sorride. “Brindisi?” “A cosa?” “Al veleno di chi ci vuole male.” “Che ci si possano affogare.” Maria sorride sincera e fa tintinnare il proprio calice contro quello di Vittorio. Sorseggiano il vino insieme, poi lui si siede accanto a lei, posa il calice a terra, accanto ai piedi, e apre il documento. “La foto non ti rende giustizia.” La ragazza accenna un sorriso imbarazzato. “Maria Giulia ...
... Pellegrino.” Silenzio. La ragazza avvicina il calice alle labbra e sorseggia il vino. “Nata il 25/3/1998.” Silenzio. “Hai vent’anni.” Beh, almeno non ti metteranno le manette. Ride divertita la voce. Vittorio sospira. Si stava così bene senza di lei… “E vivi a Torino.” Ne ha fatta di strada la ragazza, eh? Ghigna la voce con un chiaro tono di sfottò. “Vivevo”, risponde secca Maria. Quella parola ha un che di infastidito, quasi rabbioso. Vittorio allunga una mano e beve un sorso di vino, riflettendo su quella risposta. Deve muoversi con cautela, lo sa bene. “Non è aggiornato?” Maria nasconde il viso dietro il calice di vino. “No.” “Vuoi dirmi dove vivi?” La ragazza fa spallucce. Una lacrima le riga una guancia. Vittorio sospira. Il documento non è aggiornato perché lei è scappata di casa. Temeva fosse così. Guai. Guai. Guai. Urla la voce nella sua testa. “Vuoi dirmi da quanto sei andata via?” Maria fa un respiro profondo, parla a fatica. “Con questo sono cinque.” Manda giù quello che rimaneva del vino. “Posso averne ancora?” Vittorio la guarda. Non è solo tristezza quella che legge sul viso della ragazza. Dolore… rabbia… “Non so se sia il caso.” Cinque Vi, cinque notti fuori casa, asserisce la voce, chiedile dove è stata. “Per favore… tanto non devo guidare.” Il padrone di casa si alza, prende la bottiglia e le riempie il calice. Ma non la rimette a posto, la posa lì vicino a loro, certo che servirà ancora. “Perché non mi racconti dove sei stata.” Maria prende un sorso di vino. “Io non ...