1. La ragazza dai capelli rossi 7


    Data: 27/08/2021, Categorie: Sentimentali Autore: Perseus, Fonte: EroticiRacconti

    ... volevo andasse così…” La voce le trema, le labbra tremano. Segni che sia sul punto di piangere. Vittorio le cinge le spalle con un braccio e la stringe a sé, cercando di darle forza. “Raccontami dove sei stata queste cinque notti, poi mi racconterai perché l’hai fatto, va bene?” Maria annuisce con un cenno del capo. “Le prime due sere le ho trascorse da una mia amica. Lei… ci conosciamo da tanto e non era d’accordo con quello che stavo facendo. Mi disse che scappare di casa non era la cosa giusta da fare. Abbiamo discusso, finché mi ha invitata ad andare via.” Resta un attimo in silenzio, un attimo in cui avvicina il bicchiere alle labbra e beve un piccolo sorso di vino. È tesa, è scossa, è triste. E non fa nulla per nasconderlo. “Sono andata in stazione, ho preso il treno per Milano. Avevo un amico lì, sono andata da lui quella sera. Mi ha ospitata, mi ha dato da mangiare e…” Maria si ferma, come ci fosse qualcosa da dire che, però, le riusciva quanto mai difficile. “È stato carino a ospitarmi… certo… ma non è stato come te. Non l’ha fatto per niente e…” Vittorio la guarda, in silenzio. Ha capito dove finirà il discorso e sa che non è importante. Le posa una mano sulla spalla. “Non devi dirlo se non vuoi.” Maria accenna un sorriso, uno dei sorrisi più tristi che Vittorio abbia mai visto. “Sarei potuta restare lì, ma non avevo alcuna voglia di continuare quel genere di scambio…” Vittorio si rende conto che, qualsiasi cosa avrebbe potuto dire in quel momento sarebbe stata ...
    ... banale e sciocca. Resta in silenzio. E ringrazia che la stessa cosa la faccia la voce. “La mattina, prima che lui si svegliasse, sono uscita di casa zitta zitta. Non sapevo dove andare. Ho camminato tutto il giorno per le strade di Milano. Alla fine… la sera… stanca… sono andata in ostello. Ero quasi convinta di tornare a casa. Anche perché avevo pochi soldi con me e per quella notte mi ero giocata buona parte dei miei risparmi. Forse, ho pensato, mettendomi di impegno, avrei potuto mettere a posto le cose. Forse, questa sarebbe stata la volta buona.” Pausa. Vino. “La mattina ho preso il treno, sono tornata a casa. Ti giuro, ero armata delle migliori intenzioni, quasi sorridevo. Ero certa che sarebbe andato tutto per il meglio. Finalmente.” Lacrime iniziano a rigare le guance della ragazza. “Qualcosa non è andato come ti aspettavi…” “Quando sono arrivata sulla porta di casa mio padre stava urlando. Il tempo di fermarmi… e ho sentito qualcosa rompersi.” Ora Maria stava piangendo. “Mi sono girata e me ne sono andata. In stazione ci sono arrivata quasi di corsa. Non sapevo né cosa fare né dove andare. Sono andata a Milano. Da lì sarei potuta andare ovunque.” Vino. Vittorio non protesta, gliene versa ancora. “Ancora una volta persa per Milano, ma questa volta con molti meno soldi in tasca. Anzi, ho speso gli ultimi per mangiare qualcosa. E bere.” “Bere?” “Sì… forse più di quanto avrei dovuto. La mattina dopo ho preso il primo treno disponibile e…” “Aspetta.” Maria alza lo sguardo. ...