Al ristorante
Data: 28/08/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Piccola Stella, Fonte: RaccontiMilu
... due chiacchiere. Mi parlò del suo lavoro e mi chiese dei miei studi e mentre chiacchieravamo i nostri amici, a piccoli gruppi, ripartirono. La sua auto a quel punto era in un punto molto isolato, semibuio, ed eravamo soli.Mi si avvicinò, spingendomi contro la portiera, e mise il viso vicinissimo al mio.- Allora-, disse, - ti sei divertita a provocarmi stasera?-Provocarti?E quando?Mi mise le mani sui fianchi attirandomi a sè e così potei sentire il suo cazzo duro che premeva contro la mia pancia.-Lo senti?-Sì-, dissi in un sussurro.-Lo senti cosa mi hai fatto?-, contiuò strusciandosi contro di me. -A cosa pensavi quando giocavi con quel lecca lecca?Io non riuscivo a parlare, ero ipnotizzata dai suoi occhi, da quello che vi leggevo.-Rispondimi, a cosa pensavi piccola troia?-A te........al tuo cazzo.......Ansimavo, mi stava eccitando da morire.-E ora come intendi rimediare a quello che mi hai fatto?Gli sorrisi allacciandogli le braccia intorno al collo e inarcandomi contro di lui. Avvicinai la bocca alla sua e gli sfiorai le labbra, lui ne approfittò e mi baciò a fondo, con passione, mentre una mano mi palpava il seno e l'altra si infilava nei pantaloni trovando il perizoma zuppo di umori. Mi staccai a fatica, gli slacciai i pantaloni e il suo cazzo svettò duro e magnifico. Mi accovacciai a terra e fissandolo negli occhi iniziai a leccarlo e succhiarlo, muovendo le labbra e la lingua come avevo fatto prima con il lecca lecca. Lui si appoggiò alla macchina affondando il cazzo ...
... nella mia bocca, lentamente, poi sempre più veloce, sempre di più, finchè non lo sentii contrarsi e schizzarmi in gola il suo liquido caldo. Ingoiai tutto, poi mi rialzai e mentre lui si ricomponeva mi accesi un'altra sigaretta.Lui me la tolse dalle dita e ne aspirò un paio di boccate, poi la buttò e mi si avvicinò di nuovo. Tornò a baciarmi, stringendomi forte a sè, poi passò al collo e scese sul seno. Le sue mani andarono ai miei pantaloni e io lo aiutai a sfilarli. Eravamo in un parcheggio, eppure gli avevo appena succhiato il cazzo e ora sapevo che mi avrebbe scopata lì, con il rischio di essere scoprerti, ma tutto questo non mi frenava, anzi mi eccitava ancora di più. Ero un lago e non vedevo l'ora di sentirlo dentro di me. Lui mi spinse di nuovo contro la portiera, si slacciò di nuovo i pantaloni e mi sollevò una gamba. Strusciò la punta del suo cazzo, di nuovo durissimo, sulla mia fichetta bagnata e poi lentamente, guardandomi negli occhi, lo infilò, piano piano, aprendomi e facendomi sentire piena, completa. Quando fu completamente dentro di me mi lasciai sfuggire un sospiro e rovesciai la testa all'indietro.Lui iniziò a muoversi con una lentezza esasperante mentre mi baciava il collo e il seno.-Lo senti il mio cazzo?Lo senti che ti scopa?-Sì.....è magnifico........mi stai facendo impazzire.-Sei una troia lo sai?-Era ora che.......ohhhhhhhhh.........te ne accorgessi!!!Scopami, scopami forte ti prego!!!-Così?-, disse aumentando il ritmo e dando degli affondi che mi ...