L'Organizzazione (Capitolo 11)
Data: 28/08/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Ipsedixit, Fonte: EroticiRacconti
... occhi. -”what is that?”- Ormai rassegnata all’idea che Mr. Orochi non avesse gradito la “novità” e che avrebbe proposto all’organizzazione di sollevarla dall'incarico con effetto immediato, perso per perso, sfoggiò il suo miglior inglese e si dilungò, spiegando il problema all’origine di quel trattamento e quanto fosse risultato efficace il rimedio da lei escogitato. Descrisse con dovizia di particolari il dispositivo applicato alle ragazze e come fosse stato programmato in modo scientifico. Il supervisore la guardò dritto negli occhi senza muovere un muscolo facciale e senza nemmeno battere le palpebre, poi si voltò nuovamente verso il monitor. Indicò due ragazze, Valeria e Rosy. - I want to check... bring them here! - Le voleva in quell’ufficio, subito. Frau Helga diede l’ordine alle ancelle che, accompagnate da due dei paramilitari in servizio, andarono nella camerata a prelevare le due prescelte. Nel frattempo, la guardia del corpo di Mr. Orochi, un colosso che avrebbe sovrastato fisicamente anche un atleta di sumo, estrasse dalla tasca della sua giacca due falli in gomma muniti di cinghie. Il supervisore li afferrò e con tutta calma se li applicò sulle cosce, poco sopra il ginocchio. Valeria e Rosy entrarono nello studio a quattro zampe, tenute al guinzaglio dagli uomini in mimetica. Quando i paramilitari porsero i guinzagli al giapponese, questi li afferrò entrambi, uno con la mano destra e l'altro con la sinistra. Frau Helga si domandò preoccupata se Valeria e Rosy ...
... sarebbero state all’altezza delle pretese del supervisore. Potevano due ragazze occidentali soddisfare un uomo della Yakuza, abituato alla totale sottomissione delle geisha della mafia giapponese? Agitata, faticò a mantenere il suo aplomb, ma riuscì a dissimulare abbastanza bene l’ansia che la tormentava. La bionda italiana e la rossa slovena si misero in ginocchio, sedute sui talloni, braccia dietro la schiena, bocche socchiuse e sguardo basso. Mr. Orochi strattonò leggermente i guinzagli e nel suo solito inglese “essenziale” ordinò: -”suck cocks!”. A quel comando, Valeria e Rosy tornarono a quattro zampe ed avanzarono verso il supervisore. Si mossero sinuosamente, in modo aggraziato ed allo stesso tempo estremamente sensuale. Giunte davanti a lui, si posizionarono nuovamente in ginocchio, sedute sui talloni. Iniziarono leccando in modo lascivo e voluttuoso i due falli posticci fissati alle cosce di Mr Orochi. Facevano scorrere le loro lingue bagnate di calda saliva dal basso in alto ed arrivate in cima, leccavano il glande di quei cazzi in silicone davvero molto realistici. Finalmente li imboccavano, e con le labbra ermeticamente avvolte attorno a quelle aste, affondavano lentamente fino a farsele arrivare in gola, succhiando per tutto il tempo e muovendo la lingua. Restavano in quella posizione per diversi secondi, quindi, risalivano lentamente lanciando sguardi libidinosi al giapponese. Il volto di Mr. Orochi restò impassibile, ma Frau Helga, mirando alla patta dei suoi ...