1. La più classica festa di Halloween 5


    Data: 29/08/2021, Categorie: Etero Autore: Perseus, Fonte: EroticiRacconti

    Tenendola per mano la guidò fuori dalla pista e la condusse fino al guardaroba. Qui, quando uno dei due non-morti di guardia fece per fermarli, lui disse qualcosa di veloce e inafferrabile. Un attimo dopo scivolarono silenziosi tra le lunghe file di giacche e giacconi, borse e borsette, dove la musica giungeva ovattata e lontana. Oltrepassarono una pesante porta di legno, del tutto simile a quella che conduceva alla sacrestia e si trovarono in una stanza completamente vuota con solo due porte oltre quella da cui erano entrati. L’uomo si girò verso di lei e le prese le mani nelle proprie. Quel trucco rendeva l’espressione della sua faccia completamente indecifrabile. Ma non aveva importanza, era lì con lui, e tanto bastava. Con passi lenti, misurati e garbati, la spinse spalle al muro e si fece più vicino. Il suo profumo le invase le narici, i polmoni, l’anima stessa, inebriandola. Così vicini che le loro labbra si sfioravano doveva solo prenderla, non desiderava altro. Come poteva quell’uomo riuscire a tenerla sulla spine come nessun altro prima? Una mano le accarezzò una guancia, scese lungo la curva del collo fino alla spalla. Qui non si fermò e, strappandole un fremito incontrollabile, continuò a scendere scivolando su fin su un seno, fino al capezzolo. Non aveva importanza quanti e quali vestiti la coprissero. Davanti a lui era completamente nuda e in suo potere. Quel piccolo gesto le infiammò ogni nervo e non riuscì a trattenersi dal mordersi un labbro. Sentì il ...
    ... capezzolo reagire, indurirsi tanto da farle male. “Ora, anche se non vorrei, ti metto davanti a una scelta. Non devi sentirti obbligata, ma devi compierla liberamente, senza sentirti in alcun modo costretta. Pensi di potercela fare?” Che voce armoniosa aveva… Tutto quello che riuscì a fare fu annuire con un cenno del capo. L’uomo parve sorridere. “Mi fa molto piacere.” La mano tornò sulla sua guancia. Aveva la pelle fresca, come una giornata di primavera. “Se prendi la porta a sinistra uscirai in strada. Tutto questo finirà e potrai tornare dalle tue amiche che ti aspettano all’ingresso principale. Nessuno ti fermerà. Tuttavia, mi duole ammetterlo, le nostre strade non si incroceranno più.” Quell’ultima frase fu una stoccata diretta e dolorosa al suo cuore. No, non poteva perderlo, non ora. “E… se… non volessi che tutto questo finisse?” “Allora dovrai prendere la porta a destra. Ti porterò dove nessuno è stato, da molto tempo a questa parte. Ma devo avvisarti. È una strada da cui non si torna indietro.” Dove mai avrebbe potuto portarla? Non riusciva a capire se quelle parole celassero un pericolo, una minaccia o qualcos’altro. Aveva importanza? No, nessuna. Non se voleva dire perdere l’uomo che aveva davanti agli occhi. La ragazza annuì. “Sei sicura? È passo importante.” “Sì… sono sicura…” Le loro labbra si toccarono e si dischiusero. Fu il bacio più intenso e passionale che lei avesse mai vissuto. Il piacere la avvolse come mai le era successo e, prima che se ne rendesse conto, le ...
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