1. My funny first time


    Data: 29/08/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: Veronica Cailleach, Fonte: EroticiRacconti

    Ho 26 anni e sono vergine. Non so come ci sono arrivata. O forse sì. Sono sempre stata molto timida. Quando mi piaceva qualcuno, speravo sempre si accorgesse dei miei sguardi, da lontano. Non sapevo ancora che i maschi hanno bisogno dei poster davanti agli occhi. Ovviamente, mi piacevano soprattutto quelli a cui non interessavo minimamente. Il mio essere introversa, unita alla fantasia tutta adolescenziale che la prima volta dev’essere speciale e si deve fare con qualcuno che ci piace per davvero, mi ha portata a frequentare pochi ragazzi. Ogni volta che si arrivava al dunque e dicevo che non l’avevo mai fatto prima, la cosa finiva lì. Dal giorno successivo, si eclissavano tutti. Nell’estate dei miei 20 anni ci sono andata vicina. Sono andata a ballare con le mie amiche in uno dei tanti locali dell’isola in cui stavamo trascorrendo le vacanze estive. Mi si avvicina un ragazzo alto, moro, snello e mi chiede ballare insieme a lui. Mi accarezza. Mi bacia. Poi usciamo e ci ritroviamo soli nel parcheggio lì fuori. I suoi baci diventano più esigenti e così anche le sue mani. Quando mi ha infilato una mano nelle mutandine, però, mi sono sentita a disagio. Gli ho detto di fermarsi. Ma lui non mi ascoltava. Continuava a toccarmi contro la mia volontà. E io, che avevo bevuto più del solito, non riuscivo a spingerlo via. Per fortuna poi è passato vicino a noi un gruppetto di ragazzi che parlavano a voce un po’ troppo alta. Lui si è girato verso di loro e io ho sfruttato quell’attimo ...
    ... di distrazione per tornare dentro al locale, dalle mie amiche. Quella notte l’ho trascorsa tremando e piangendo nel mio letto. Da allora, ho trovato sempre difficile lasciarmi andare con un uomo. Dopo qualche anno, ho incontrato di nuovo un mio caro amico ed è scattato qualcosa. Nei mesi successivi mi sono resa conto che stavo bene con lui e che desideravo qualcosa di più di un’amicizia. Ma d’altra parte, avevo paura di perderlo anche come amico, se non avesse ricambiato quel mio stesso sentimento. Raccolto tutto il mio coraggio, per non essere divorata dai dubbi, e glielo confesso. Sembra imbarazzato. Vuole pensarci su. Dopo una settimana, mi dice che preferisce essere solo un amico. Questa batosta è stata ciò che mi ha spinta a penare: “Be’, se non posso avere l’amore, voglio almeno godermi la parte divertente di una relazione.” Qualche tempo dopo, mi iscrivo a una chat di incontri. Parlo con qualche ragazzo, ma in nessuno di loro trovo ciò che cerco. Finché non trovo lui: 21 anni, riccioli castani, pelle abbronzata. Mi dice che vuole divertirsi e sperimentare un po’, prima di provarci con una che gli piace. Accetto di incontrarlo. Beviamo qualcosa al pub, chiacchieriamo molto. Mi sento a mio agio con lui. Seduti sul muretto di fronte al locale, ci godiamo la brezza estiva della sera. Lui fa una battuta, io rido di gusto. Mi accarezza la guancia e mi guarda intensamente. Si avvicina con la sua bocca alla mia e mi bacia. Un timido incontro di labbra presto si trasforma in un ...
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