Sonia, la mia sorellastra
Data: 10/01/2018,
Categorie:
Anale
Tabù
Sesso di Gruppo
Autore: antonio_rosita, Fonte: xHamster
... raggiungendo la cucina nel mentre Serena e Marco rientravano. Marco, assolutamente a proprio agio, Serena obbligata a fingere di esserlo… come del resto, per ragioni diverse, Stefano, poco dietro di lei.Proseguirono nei saluti, dalla cucina, poi verso l’ingresso. Pochi minuti, poi i due ospiti uscirono, non senza lanciare un significativo sguardo verso Serena… un chiaro messaggio negli occhi… “Ubbidisci.”Quando la porta si chiuse, Stefano si voltò verso la moglie, con un’agitazione che stemperava nel buon umore…“Piacevole serata… due persone ottime direi…” disse lui, che in cuor suo desiderava un momento per calmarsi… per fortuna Serena gli procurava il pretesto…“Sì… io… sono dei buoni colleghi… sì” rispose lei, atterrita, ma mostrando un sorriso tirato che voleva nascondere al suo uomo tutto quello che aveva subito… e che ancora avrebbe continuato a subire… per lo meno, non notava segni particolari di qualcosa tentato da Paola… e poi, suo marito gliel’avrebbe detto… o no?No…. Non doveva pensare il peggio… stava ubbidendo… e Stefano la amava… Ma perché non si accorgeva di quanto era stata usata? Di come ogni centimetro del suo corpo sapesse di sesso… dai tormenti inflittegli da Paola, alle torture mentali e fisiche di Marco… alla sua stessa voglia inespressa…“Imbecille”… ancora quella parola a fior di labbra… e ancora a dominarsi, a non voler cedere al lavaggio del cervello che i suoi aguzzini volevano farle… “Vado di sopra Stefano… ti spiace sistemare qui… io… sono molto ...
... stanca…” disse già avviandosi verso la scala, sentendo i minuti che scorrevano, sentendo che ancora per quel giorno non era finita…Proseguì verso la camera da letto, dopo che Stefano le ebbe assicurato di mettere tutto in ordine e, una volta giunta sulla porta, non potè che appoggiarsi allo stipite, mano sulla fronte, a contemplare la stanza…Una camera dov’era stata legata, portata al delirio, costretta ad implorare piacere… ma dove pure aveva dovuto servire nei modi più osceni non solo Marco, ma anche Paola… l’avevano squassata nel piacere, anzi, nell’assenza del piacere completo, per arrivare a renderla disposta a tutto… Persino ad essere trattata come una cagna… a fare i bisogni sul prato della sua stessa casa…Si riscosse, ricordando che i minuti passavano… Accese il pc. Dopo un minuto, controllò skype…E in effetti, c’era la nuova richiesta… non pensò nemmeno di ignorarla… non doveva mai pensare di disubbidire… mai. Se il loro giocare con lei era quello quando si comportava come volevano, non osava pensare alle punizioni…Accettò la richiesta. Fece la prova con la cam… sì, abbracciava il letto, come le avevano ordinato… il cellulare era in silenzioso e appoggiato sul comodino… Non le rimaneva che spogliarsi, e attendere…Non che avesse tanto da togliersi… via la maglia, seguita dalla gonna e dalle scarpe… quante volte si era denudata alla stesso modo, normalmente… ora cambiava tutto. L’odore sulla pelle… il sapersi tra un attimo sotto controllo, il guardare il letto dove era da ...