1. Sonia, la mia sorellastra


    Data: 10/01/2018, Categorie: Anale Tabù Sesso di Gruppo Autore: antonio_rosita, Fonte: xHamster

    ... di Sonia lì accanto, che la vedeva ora quasi gocciolare dal piacere… Fu il delirio a farle commettere l’errore…Senza nemmeno rendersene conto, alzò la mano sul polso di Marco, e strinse, lasciando il segno delle unghie sulla pelle di lui…Il cilindro si spense. Gocciolante e rabbiosa, Serena sentì la stretta tra i capelli allentarsi. Voltò il capo, solo per vedere Marco che pescava dalla busta due paia di collant e tornava verso di lei…“Scusami… Marco… scusamiahiiiaaaaaaaa!!!!” gridò lei, quando fu ripresa per i capelli e indirizzata a quattro zampe verso la scala, con Sonia che seguiva. Con brutalità l’uomo la guidò verso la stanza da letto, e le indicò l’abito che Paola aveva lasciato per lei… abito usato, che Paola stessa non si era preoccupata di lavare…“Indossalo.” Sentenziò Marco, serissimo.Serena sapeva di aver commesso un errore, come sapeva che Marco, così silenzioso e brutale, non poteva che essere infuriato. Non proferì quindi parola e si limitò ad ubbidire, indossando il vestito…Era un vestitino estivo elasticizzato, color crema, con gonna che arrivava due dita sopra il ginocchio… in teoria, doveva essere semplicemente provocante… in teoria…Le forme di Serena erano più abbondanti di quelle di Paola, di un niente, ma quel tanto che bastava per renderlo una seconda pelle…. Specialmente sul seno tirava in maniera tale da rendere oltremodo visibili i suoi capezzoli… e, si accorse Serena angosciata, era costretta a tirarlo… visto che non si chiudeva con bottoni o ...
    ... zip, ma incrociando un lembo fino a fermarlo sul fianco con un fermaglio… il risultato era a dir poco da mozzare il fiato…Il culo era stretto nell’abito, così come il seno, già comunque esibito dalla profonda scollatura… il tessuto così teso poi lasciava capire non solo la fin troppo ovvia assenza di reggiseno, ma anche di altro intimo…E tutto sapeva di Paola… e di sesso…Il vestito infatti era percepibilmente usato e non lavato, Serena lo sentiva dagli odori, fin troppo conosciuti ormai, quell’essenza che le persone riconoscevano senza tuttavia riuscire a inquadrare con precisione… un odore che alla fine attirava…E le macchie… sotto il seno… semplici aloni, non netti, ma comunque chiari…Umiliazione che si sommava ad umiliazione… indossare gli abiti sporchi di colei che l’aveva usata per il suo piacere… Serena l’avrebbe uccisa… subito…“Piacevole l’effetto” disse Marco guardandola “ho scopato Paola quattro sere fa mentre indossava questo vestito… e si vede pure…” continuò sogghignando. Serena si guardò ancora una volta, avvilita…“Non posso andare a lavorare così… non posso Marco…” cercò di dire lei. Marco tornò serio, toccandosi il punto dove lei l’aveva segnato…“No? Io penso che sarai anche peggio di così oggi, e te la sei guadagnata da sola come sempre la punizione… a cominciare da subito… visto che non sei convinta del tuo abbigliamento, sentiremo subito un’altra opinione…” e detto questo, la prese per i capelli, guidandola nuovamente al piano di sotto. Sonia li seguiva, sia ...
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