1. Un incontro casuale... - parte 1


    Data: 10/01/2018, Categorie: Etero Autore: maver

    Ciao a tutti!
    
    E' il mio primo racconto, la prima volta che mi cimento in qualcosa che poi rendo "pubblico"...spero piacerà...
    
    questa è la prima parte, spero sia di gradimento per chi avrà la voglia di leggere...così in seguito pubblicherò il resto... ;-)
    
    Baci
    
    Mav
    
    Era un' Estate particolarmente calda e afosa, tornando dal lavoro, mi fermai a prendere qualcosa da bere prima di arrivare a casa. Il bar era semi deserto, pagai una Coca alla cassa, chiedendo del bagno. Mentre stavo percorrendo il corridoio, notai una porta con sù scritto "Vietato l'accesso ai non autorizzati", ma era aperta e si intravedeva qualcuno che stava caricando delle casse su dei ripiani. Era una ragazza, vestita (poco) con degli shorts ed una maglietttina stretta...fermandomi, le chiesi se avesse bisogno di una mano, per il peso non indifferente delle casse ed il suo fisico un pò gracile...lei, dapprima quasi spaventata della mia presenza, mi fece un sorriso ed accettò volentieri il mio aiuto. "Grazie, sei gentilissimo, di solito non mi faccio aiutare neanche dal padrone del bar, ma oggi sono un pò stanca". "Ci mancherebbe" le risposi "è un piacere". E lo era veramente, lei era molto bella, un bel visetto, occhioni neri molto espressivi, belle labbra, pochissimo trucco...un fisico minuto ma si notava che facesse sport, non era certo una anoressica, le curve le aveva e nei punti giusti. Mi tolsi la giacca ed allentai il nodo della cravatta, slacciando il primo bottone della ...
    ... camicia, arrotolandomi poi le maniche. Finito di caricare le casse sugli scaffali, mi voltai e le dissi che era tutto a posto, e se c'era altro. Lei mi rispose "No grazie, sei stato veramente un angelo, come posso ringraziarti?. In quel momento erano tanti i pensieri che passavano per la mia testa che non ebbi la prontezza di risponderle, anche se avrei voluto essere un pochino sfrontato...chissà magari un pò lo sforzo mi aveva un pò annebbiato il cervello..."Di nulla...non ti preoccupare...".
    
    Fece un sorriso che parlava da solo...splendido davvero..."aspetta un momento, sei tutto sudato, vado a prenderti un asciugamano! E' il minimo...". Io accettai volentieri, e nel frattempo mi tolsi la camicia, ridotta ormai uno straccio...lei tornò e vedendomi a dorso nudo non ebbe il minimo imbarazzo, anzi...mi porse subito l'asciugamano chiedendomi se avessi voluto farmi una doccia nel retro del locale. "Un'altra?!" risposi io, scherzando...lei si mise a ridere "E' vero ti ho fatto fare una sudata...hihi". E dentro di me i pensieri cominciavano a viaggiare "No guarda, basterebbe solo darmi una sciacquata...". Lei mi fece cenno di seguirla, entrammo nello spogliatoio del personale. "Guarda quì puoi fare quello che vuoi, c'è la doccia o il lavandino, se vuoi asciugarti...bhe...si insomma...anche sotto...". Il suo viso si arrossì leggermente, quasi imbarazzata. "Ok, dai ne approfitto" le risposi. E lei diventò ancora più rossa. Questa volta la frase a doppio senso era venuta a ...
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