3 - la persona - Racconti Erotici

3 - la persona

... e diedi una paio di calci e pugni nel semi buio a qualcuno, subito si fece il vuoto intorno ed ognuno trovò più saggio allontanarsi restando sempre pronto a cogliere un mio cambio di modi tenendosi a debita distanza. Volli rivestirmi e per mia fortuna i pantaloni e le mutande erano ancora ai miei piedi, me li tirai su stando attento ai movimenti intorni a me, ricordo sprazzi di sensazioni, l'aria sul buco del culo, il senso di bagnato ed appicicaticcio sulle gambe nel mettermi i pantaloni lunghi, mi asciugavo la faccia, le braccia e le mani dallo sperma, la mia saliva e qualche altro fluido con la maglietta e la felpa. Mi avvicinò un uomo con un fazzoletto lo guardai con lo sguardo più cattivo che avevo ma forse gli feci pena, prima mi pulì la bocca ed il collo poi mi accarezzo il viso, accostando la bocca all'orecchio mi disse “vieni, usciamo non sei ancora pronto per tutto questo”. Dopo tanta forza e cattiveria nei miei confronti la sua delicatezza mi fece sciogliere ed accettai di uscire di là iniziando a rilassarmi inumidendo gli occhi, uscendo vidi il ragazzo dei biglietti che si sistemava i pantaloni e si massaggiava la pancia, mi disse “frocetto la prossima volta è gratis ma prima mi devi svuotare i coglioni anche per quello che non hai fatto oggi” mi girai e mi guardai riflesso in un vetro, ero spettinato con la maglia strapazzata, gli occhi rossi ed i pantaloni mezzo aperti, mi diedi una sistemata alla male e peggio ed uscii con lo sguardo basso.

(un bacio sulla cappella o sul clito a chi mi dice che ne pensa).