-
Il mio modo di amare
Data: 11/01/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: Candida69
Il primo sole caldo illuminava per la prima volta dopo mesi la nostra pelle chiara,la quale sarebbe diventata da li a poco rossastra, e per le piu fortunate leggermente cenerina. Il fuoco al centro del prato regalava un adorabile e scoppiettante calore,spezzando quell aria frizzante che di tanto in tanto accarezzava il nostro viso e faceva vibrare l acqua del lago. Le prime auto che arrivavano riempivano in poco meno di 2 orette il campetto adibito al parcheggio. A mezzogiorno la quiete del paradisiaco luogo veniva spezzata dalle risate degli amici mentre le urla dei bambini regalavano la giusta allegria al pomeriggio che stava appena iniziando. I primi profumi e odori forti di carne bruciata arrivavano a deliziare il nostro olfatto e in un tempo indefinitamente lungo ci ritrovavamo pieni e stanchi,ma soddisfatti: Chi sdraiato e appisolato sotto un albero,chi (pochi) ad esplorare le meraviglie del posto,chi a rubare qualche raggio di sole con il viso,i polpacci e le braccia scoperti. Quello scenario naturale era molto simile ad un parco del Nord America,un presepe di colori di 3 o 4 tonalita di verde che regnava e coronava il lago,una serie di scogli nascevano sotto accqua,e andavano a morire in mezzo agli alberi. Un fruscio continuo si mescolava all acqua del laghetto,in perenne e lento ricambio,regalando pace e tranquillita. Quell acqua dolce e cristallina,rispecchiava il mio viso rossastro e il mio corpo in modo ...
... appannato, mentre con fatica ed opera di equilibrismo saltellavo da uno scoglio all altro,nel tentativo di raggiungere la riva opposta,quella piu lontana e nascosta ad occhi indiscreti. Le donne e le ragazze che spettegolavano se ne stavano riunite in modo naturale,quasi fossero delle ochette tutte della stessa specie in un paio di gruppetti,scambiandosi risate piu o meno sincere attorno alle ceneri.Incuranti di cio che si muoveva intorno a loro. Non ero assopita e nemmeno sazia come tutti gli altri amici ma ero invece ancora sveglia ed ancora piu affamata... L ora non importava,il luogo neppure,non era per me un particolare degno di nota ma la mia personale idea di felicita era ben piu misteriosa e profonda. La simbiosi con la natura era un valore aggiunto e l alcool rallegrava gli animi autorizzando qualche licenza di troppo. Il cuore iniziava il solito ritmo sempre piu frenetico di chi sta iniziando il solito rituale d amore non convenzionale.. La strada verso il mio personale paradiso faceva capolinea dove i sensi avevano deciso di irrompere,senza una logica apparente,per far posto alla favola che avevo deciso di scrivere quel giorno. Le dita affusolate,vellutate e ben curate che graffiavano senza una logica razionale la terra fangosa e qualche ramoscello, diventarono improvvisamente sporche,gli anelli brillanti pure. La mia nuca non provava certo sollievo e si era fatta posto in qualche modo tra i sassolini ...