1. LA POLIZIOTTA E IL TIFOSO.


    Data: 11/01/2018, Categorie: Etero Autore: strapps

    ... eccitato, quando smette di toccarmi il sedere mi dispiace. Mi tocca le spalle e sussulto. �Voltati!� ordina. Lo faccio di colpo. Faccia a faccia con lei. Dietro gli occhiali giganti &egrave lontana. Ma sorride. Mi pone una mano sul pacco e lo sente, turgido. Tocca leggera stavolta. Mi massaggia il cazzo dai jeans. Va avanti per qualche secondo. Mi paiono interi minuti. Sorride.�Sei a posto..�rimango impietrito. Non riesco a muovermi. Respiro profondamente. Il cazzo &egrave ancora più duro. Cosa faccio? Lei mi fissa. Beffarda. Non si muove. Io sono teso. Ho ancora le mani in alto come uno scemo. Saliva zero. Sudo. Siamo sotto il sole di giugno. Abbasso le braccia. Sorride. Io tremo di eccitazione a muovermi. Il cazzo mi pulsa nei pantaloni. Sogno di sbattermela lì in curva. Prenderla da dietro e montarla come una cagna.�Puoi andare...tifoso...� dice. Ride.Io fermo. Immobile, eccitato. Sogno di sbatterglielo fra i denti mentre vengo sborra calda sulla sua piccola bocca.�Ehi...hai capito?�mi vedo sopra di lei che gli sbatto il mio uccello sui denti, lei gode eccitata. Ha il cappello da poliziotta, i ray-ban scuri.�Eh... faccio.Sogno di possederla sul divano, tirandole la coda dei capelli, sotto il cappello da poliziotta.�Ok...vado... balbetto ma non mi muovo.Lei tira fuori il manganello. Io sussulto. �Circolare....� fa decisa.Di riflesso faccio due passi indietro. Ci siamo solo io e lei nello spiazzo sotto la curva. Nessuno ci nota. &egrave assurdo.Vorrei saltarle addosso e ...
    ... baciarla.Metterle una mano sul mio pacco e farle sentire il mi cazzo duro.�Hai capito?� chiede agitando il manganello.�Ho capito... dico senza convinzione. Infatti non mi muovo. Vorrei sentire ancora le sue mani sul mio culo.�Che aspetti?�vado. Mi pare di dirle. Salgo la gradinata. Mi siedo da una parte. Fa un caldo africano. In curva saremo in 50, sparpagliati. Stiamo vincendo 2 a 1 e c'&egrave l'euforia di una festa finita. Penso solo a lei alla poliziotta. Sudo. Ho la bocca secca, il cazzo duro.Finisce il primo tempo e scendo.La cerco fra la poca ressa al bar. Vedo i suoi colleghi ma non lei. Bevo una pepsi. Mi metto all'ombra. La cerco insistentemente. Vorrei proporle di venire a casa. Me la sbatterei in veranda. All'ombra. Una coperta per terra e lei nuda sotto, io che la cavalco. Un tizio mi saluto, vuole parlare della partita,ma lo mollo subito. Voglio lei. Vado ai cessi, piscio con fatica per via dell'eccitazione del mio coso.Mi lavo la faccia. Continuo a sudare. Le sue mani sul mio corpo. Premeva, tastava, controllava, ero nelle sue mani.Il manganello, il suo sorriso beffardo.Risalgo in curva. Mi siedo di nuovo ma penso sola a lei, la poliziotta, vorrei farmela, vorrei che lei mi facesse una nuova perquisizione più approfondita...la partita riprende. Gli avversari pareggiano. Dopo un quarto d'ora i pochi tifosi iniziano ad andarsene. Giocano le riserve, tutto &egrave lento, il caldo terrificante. Scendo a cercarla di nuovo. Giro intorno, cerco i poliziotti. Stanco e ...