1. Boato celeste


    Data: 12/01/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: piccololord, Fonte: Annunci69

    Un boato. Un silenzioso boato nella testa. Un orgasmo mai provato prima. Tutti i muscoli del corpo sono dolenti dopo essere stati tesi allo spasimo. Celeste mi fa questo effetto. Con lei è un coinvolgimento totale, ogni cellula del corpo, ogni fibra, ogni neurone, ogni sinapsi è coinvolta con questa donna speciale.
    
    L'avevo conosciuta più di vent'anni fa. Un ospedale da campo in uno dei tanti focolai di guerra sparsi per il mondo. Facevo volontariato come chirurgo d'urgenza. Ogni tanto mi mettevo in aspettativa dal mio tranquillo lavoro di medico della Milano bene e cercavo di dare un senso alla vita.
    
    La prima volta che la vidi, era poco più di una ragazzina. Due occhioni scuri spaventati. Si guardava intorno alla ricerca di un appiglio psicologico, cercava una figura rassicurante.
    
    Mi si avvicinò titubante e con un fil di voce chiese “è lei il dottor J.P.?”. Che tenerezza...sembrava un colibrì in mezzo ad uno stormo di cornacchie… ma dovetti ricredermi di li a poco. Dolce, simpatica, gentile erano solo il contrappasso di tenace, caparbia e professionale. Raramente ho conosciuto infermiere così preparate e così belle (il che non guasta). A distanza di pochi giorni mi confrontavo con lei alla pari. Tra di noi scattò subito quel feeling che si incontra tra anime gemelle o anime perse.
    
    I nostri alloggi erano sopra l'ospedale, una volta era una scuola, più volte bombardata e resa in seguito agibile in qualche modo. Le camere disposte in fila, lungo un corridoio, i ...
    ... servizi in comune, a parte la mia camera e altre due. Si lavorava ininterrottamente, ci si fermava quando eravamo stremati per poi riprendere appena le forze ritornavano. Non esistevano orari, il giorno uguale alla notte; la colazione, il pranzo e la cena si consumavano quando era possibile. Le urgenze erano tali e tante che erano diventate la norma. Dopo l'ennesima urgenza mi prendo un paio d'ore di stacco, così Celeste ed il resto dell'equipe. Al piano di sopra, ognuno nella propria stanza, ed io mi butto vestito sul letto....” adesso vado a farmi una doccia ”, mi dico, mentre i muscoli si rilassano. Non faccio in tempo a spogliarmi che sento bussare ; “ J.P. posso entrare ? ”; la voce di Celeste dietro la porta chiusa. “ Entra, la porta è aperta”, dico io di rimando. Entra con indosso solo l'accappatoio lungo fino ai piedi: “ posso fare una doccia qui da te? Il bagno comune è stato preso d'assalto dai colleghi ” . “Fai pure” ( ..azz..ma proprio ora doveva arrivare?..) le rispondo con il mio più bel sorriso. S'infila in bagno e sento l'acqua scrosciare; dopo qualche minuto ritorna in camera e mi dice sorridendo : “ fai pure con comodo...tocca a te ”. Spiritosa la ragazza. Vado a farmi una lunga doccia e mi metto un asciugamano intorno alla vita. Torno in camera e Celeste che fa? Dorme...dorme nel mio letto.... Guardo il suo viso rilassato, il respiro profondo....ecchecazzo...ed io??! La sposto leggermente e mi sdraio accanto a lei. Conto fino a cinque e...sonno profondo. Mi ...
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