La crociera, seconda parte – sexy fulvio
Data: 12/01/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Honeymark
... sei portato dietro da dipingere?
- Per forza. Il gallerista si aspetta che dalla crociera nascano più opere d’arte da completare a casa. Mi ha fatto portare un baule attrezzato.
- E a che punto sei?
- Ne ho avviati un certo numero. – Disse. – Se vuoi salire in camera te li mostro.
- Volentieri, risposi.
Finimmo il whisky e lo seguii agli ascensori.
- Sei riuscito a lavorare anche tu a bordo?
- Sì, – risposi. – Imposto un nuovo capitolo ogni due giorni. L’editore è soddisfatto di quello che gli mando.
- Vuoi farmi leggere qualcosa?
- Gli scrittori sono molto gelosi in questo. – Replicai. – Ma posso fare un’eccezione perché mi hai fatto venire un’idea. Prima fammi vedere le tue opere.
Aprì la camera con la schedina magnetica ed entrò. Lo seguii mentre teneva la porta aperta per me.
- Accendo solo la luce dell’ingresso – mi spiegò, – così vedi meglio i miei lavori con il mare che passa di sfondo.
Mi indicò delle tele su altrettanti cavalletti da viaggio. Erano disposti davanti alla vetrata che dà sul balcone e anche nel suo caso la luna correva riflessa sul mare calmo. I soggetti ritraevano un po’ la vita di bordo, con al centro sempre il corpo di un uomo. Nudo. Di schiena.
- Dipingi bene. – Osservai.
- Anche tu scrivi bene, – rispose. – Posso chiederti una cosa?
- Dimmi.
- Poseresti per me?
- Eh? Cosa mi hai chiesto?
- Sì, visto da qui, di notte, con dietro il mare che scorre sotto la luna, saresti un bellissimo soggetto. ...
... Visto da dietro e nudo. Il classico sogno di mezza estate.
Non risposi.
- Spogliati, dai.
Ci pensai un po’, ma anche a me fin dalla prima sera la vista notturna del mare col riflesso della luna mi aveva stregato. Mi spogliai.
Non avevo mai posato per nessuno, neanche vestito. Stavolta mi stavo mostrando a uno sconosciuto. Sentii il suo sguardo scorrere sulla pelle come stava facendo la luna sullo specchio d’acqua. Sentii che mi guardava il culo e, stupidamente, provai un certo senso di eccitazione.
- Mettiti comodo anche tu. – Gli dissi senza girarmi.
E lui un minuto dopo si portò vicino a me. Le carezze passarono dal suo sguardo alle sue mani. Lo lasciai fare, perché per me era situazione del tutto nuova. Provavo quello che prova un adolescente le prime volte…
Le sue mani scorrevano esperte sulle mie rotondità posteriori. Il mio uccello si dimostrò d’accordo, perché si alzò come per applaudire quanto stava accadendo. Quando mi prese in mano una natica, mi girai. Era nudo anche lui. Non sapevo cosa fare.
- Non fare nulla, – mi disse, comprendendo che per me era la prima volta. – Faccio tutto io.
Si inginocchiò e mi baciò il pene accarezzandomi le natiche. Poi si alzò e mi condusse al letto. Lo seguii docilmente, così come molte donne avevano fatto con me. Mi sdraiò pancia sotto, mi baciò le natiche sempre accarezzandomi, poi prese una cremina che teneva sul comodino. Si riempì la punta del medio e si portò al mio buco del culo. Senza forzare troppo ...